Arriverebbe direttamente da Arcore l’indiscrezione che Dagospia ha rilanciato nel pomeriggio del 3 settembre, secondo cui Silvio Berlusconi avrebbe manifestato i primi sintomi dell’infezione da coronavirus. L’ex Premier, risultato positivo a seguito di un tampone eseguito 24 ore prima, ha però prontamente smentito le voci sul suo stato di salute, affermando di stare “abbastanza bene” e di essere immediatamente ritornato al lavoro seguendo da vicino la campagna elettorale per le regionali del prossimo 20 e 21 settembre.
Coronavirus, primi sintomi per Berlusconi
L’indiscrezione pubblicata da Dagospia descrive uno stato di salute caratterizzato da qualche linea di febbre e un po’ di tosse, sintomi non particolarmente allarmanti ma che necessitano di essere tenuti sotto controllo in un uomo dell’età di Berlusconi, che compirà 84 anni il prossimo 29 settembre. Le parole della testa fondata da Roberto D’Agostino ribaltano quindi le dichiarazioni fornite alla stampa nella giornata del 2 settembre, in cui Berlusconi veniva descritto come asintomatico e in isolamento domiciliare.
La smentita dell’ex Premier
Le voci riportate nelle ultime ore sono state tuttavia prontamente smentite dallo stesso ex Cavaliere, che in un intervento telefonico fatto al convegno Azzurro Donna di Genova ha dichiarato: “Voglio rassicurarvi che sto abbastanza bene e continuo a lavorare e parteciperò in tutti i modi possibili alla campagna elettorale in corso”.
Mi è capitato anche questo: sto bene e continuo a lavorare. Parteciperò in tutti i modi possibili alla campagna elettorale.
Colgo questa occasione per ringraziare tutti coloro che in queste ore mi hanno fatto sentire la loro vicinanza e il loro affetto. pic.twitter.com/zdhQZYOuk3— Silvio Berlusconi (@berlusconi) September 3, 2020
Il presidente di Forza Italia è poi intervenuto in un secondo collegamento, ringraziando tutti coloro che gli hanno espresso vicinanza in questo difficile momento: “Tanta vicinanza mi ha commosso ed è il miglior incentivo ad andare avanti avendo ben presente la sofferenza di tante famiglie vittime di questa malattia insidiosa [alle quali va] la mia partecipazione e il mio affetto”.