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Elezioni regionali in Campania 2020: data, come si vota, liste e circoscrizioni

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Data, candidati e liste: tutto quello che c'è da sapere sulle imminenti elezioni regionali in Campania previste per il 20 e 21 settembre 2020.

Tra i territori che torneranno al voto il prossimo 20 e 21 settembre per le ormai imminenti elezioni regionali del 2020 ci sarà anche la Campania, dove il presidente uscente Vincenzo De Luca cercherà di aggiudicarsi il suo secondo mandato consecutivo. Vediamo insieme quali sono gli orari di apertura e chiusura delle urne, i candidati in corsa per la presidenza, le liste ad essi collegate e le modalità di voto nella regione.

Elezioni regionali Campania 2020: date

Al fine di garantire il rispetto delle normative anti coronavirus nazionali, tra cui quella sul divieto di assembramento, le autorità hanno deciso di distribuire la tornata elettorale in due giornate differenti, vale a dire domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020. Un ritorno al passato dunque, dopo che nelle ultime elezioni sia locali che nazionali si era infatti preferito concentrare il voto in un unico giorno anche per motivi di risparmio.

Domenica 20 sarà possibile recarsi alle urne dalle ore 7 alle ore 23, mentre per quanto riguarda lunedì 21 le urne saranno aperte dalle ore 7 alle ore 15. Negli stessi giorni e orari i cittadini della Campania potranno inoltre esprimere il loro voto anche per il referendum sul taglio dei parlamentari.

I candidati alla presidenza

In queste elezioni regionali saranno sette i candidati che correranno alla poltrona di presidente della Campania. Tra questi cinque sono rappresentanti di partiti politici o movimenti presenti su tutto il territorio nazionale, mentre gli altri due rappresentano liste civiche presenti solo in Campania o in poche altre regioni.

In corsa abbiamo ovviamente il presidente uscente Vincenzo De Luca, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra capeggiata dal Partito Democratico e sostenuta da Centro Democratico, Partito Socialista Italiano, Partito Repubblicano Italiano e Italia Viva, dalle liste congiunte Europa Verde – DemoS, Davvero – Partito Animalista, +Campania in Europa – Partito Liberale Italiano, Fare Democratico – L’Italia è Popolare, Liberal Democratici – Campania Popolare – Moderati e i Democratici e Progressisti (che include al suo interno Articolo Uno e i Democratici Repubblicani), nonché dalle civiche Noi Campani, Per il Popolo e la Comunità, Campania Libera e De Luca Presidente.
Il centrodestra punta invece nuovamente sul nome di Stefano Caldoro, alla sua terza corsa consecutiva per la poltrona di presidente campano dopo essere già stato in carica dal 2010 al 2015. A sostenerlo troviamo in questo caso la Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Alleanza di Centro, la lista congiunta Caldoro Preidente – Unione di Centro (che include anche il Nuovo Psi e Cambiamo!) e la lista Identità Meridionale – Macroregione del Sud.
Valeria Ciarambino sarà nuovamente la candidata del Movimento 5 Stelle, dopo esserlo stata già nelle scorse elezioni regionali del 2015 quando prese il 17% dei voti. L’estrema sinistra si riunisce invece sotto il nome di Luca Saltalamacchia con la lista elettorale Terra, che raggruppa al suo interno Sinistra Italiana, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano, Partito del Sud e L’Altra Europa con Tsipras. Sempre a sinistra troviamo inoltre Giuliano Granato, candidato con Potere al Popolo, mentre la lista civica Terzo Polo appoggia Sergio Angrisano.

Ultimo ma non meno importante è il Partito delle Buone Maniere, che candida lo psicologo e sessuologo Giuseppe Cirillo, già presentatosi alle scorse elezioni regionali in Umbria del 2019 con lo pseudonimo di Dr. Seduction.

Come si vota

Come in altre regioni, anche in Campania sara consentito il voto disgiunto: tracciando cioè un segno su uno dei candidati alla presidenza e su una lista non collegata a quest’ultimo. La legge elettorale vigente nella regione consiste in un sistema proporzionale a turno unico, che prevede un premio di maggioranza del 60% dei seggi a disposizione per il vincitore, al fine di garantirne la governabilità. La soglia di sbarramento è al 3% a livello provinciale, a meno che non si faccia parte di una coalizione che ottiene almeno il 10% dei voti.

I seggi a disposizione saranno ripartiti in cinque circoscrizioni elettorali, corrispondenti alle cinque province della regione. Ben 27 seggi spetteranno alla circoscrizione di Napoli, 9 a quella di Salerno, 8 a quella di Caserta, 4 a quella di Avellino e 2 a quella di Benevento.

Gli elettori potranno inoltre indicare fino a due preferenze per quanto riguarda i consiglieri, a patto che siano un uomo e una donna per rispettare la parità di genere. In caso contrario la pena è l’annullamento della seconda preferenza.