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Salvini va al Festival di Venezia, ma è polemica a distanza con Favino

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Salvini è giunto a Venezia assieme alla compagna Francesca Verdini, scatenando polemiche per quella che è risultata un'ospitata alquanto inattesa.

Nella cornice del Festival di Venezia è giunto in serata anche l’ospite che nessuno si aspettava: il segretario della Lega Matteo Salvini, che ha sfilato sul red carpet accompagnato dalla compagna Francesca Verdini. Abbandonata la felpa d’ordinanza per un più congeniale smoking, Salvini non ha ovviamente mancato di scatenare alcune polemiche al suo arrivo in laguna, sia per quella che si è rivelata un’inattesa presenza che per la ritrosia con cui il leghista ha indossato la mascherina davanti ai fotografi: “Mascherina? Ma siamo congiunti”, riferendosi alla fidanzata.

Salvini al Festival di Venezia

Giunto al Lido in motoscafo, Salvini presenzierà alla proiezione del film di Claudio Noce Padrenostro, con protagonista Pierfrancesco Favino. Lo stesso Favino aveva poche ore prima commentato l’imminente arrivo di Salvini alla kermesse, specificando che nessuno lo aveva invitato: “Credo che ciascuno sia libero di andare alle proiezioni. Conoscendo la sua capacità di saperci essere in un momento importante mi fa piacere, ma se devo ragionare in termini di manipolazione non credo che questo sia un film che dia questa possibilità, non è manipolabile”.

Frasi a cui il leader leghista ha successivamente replicato: “Io sono qua a vedere un bel film, non sono qua a manipolare niente e nessuno. Poco prima del suo arrivo sul red carpet, Salvini aveva inoltre dichiarato: “Mi fa piacere vedere un film italiano, con attori italiani, con produzione italiana, che racconta una storia italiana, di anni difficili, per cui mi sono ritagliato due ore di tempo in questo periodo complicato e intenso”. Padrenostro racconta infatti la storia dell’attentato che i Nuclei Armati Proletari compirono contro il vicequestore di Roma Alfonso Noce nel 1976.