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Covid: il piano segreto del governo aveva previsto 3 scenari

Governo

Nel piano si invitano le regioni ad attenersi alle linee enunciate dal governo.

Il governo aveva previsto tre possibili scenari a febbraio riguardo il contagio da Covid. Gli esperti hanno presentato uno studio approfondito in un piano segreto di 40 pagine, con tanto di grafici e tabelle. Presenti, anche opportune misure da adottare a seconda dell’esigenza. Il ministro della Salute Roberto Speranza aveva negato l’esistenza di tale documento derubricandolo come uno “studio in itinere” le cui valutazioni erano “ipotetiche e aleatorie”.

Covid: illustrati tre scenari di rischio

Gli esperti avevano previsto tre scenari nel presunto documento secretato dal governo. Il piano simula il possibile andamento del contagio nel nostro paese. Il livello di rischio 1 parla di una “sostenuta ma sporadica trasmissione e diffusione locale dell’infezione”. Quello di rischio 2 tratteggia una “diffusa e sostenuta trasmissione locale con aumentata pressione sul Ssn che risponde attivando misure straordinarie preordinate”. Il terzo livello prevede, invece, una “diffusa e sostenuta trasmissione locale con aumentata pressione sul Ssn che risponde attivando misure straordinarie che coinvolgono anche enti e strutture non sanitarie”.

Coordinamento tra stati e regioni

Il punto più politico parla del coordinamento tra stati e regioni. Tale coordinamento doveva definire “l’efficienza degli interventi da attuare” e “l’efficacia delle azioni pianificate”. Questo “nel rispetto delle singole organizzazioni regionali”. Gli studiosi invitano poi ad attenersi alla linea del governo. In poche parole, regioni e province autonome avrebbero dovuto “superare le regole, i principi e le attuali differenze programmatiche che derivano dall’adozione di modelli organizzativi fortemente differenti soprattutto per le attività di emergenza”.