> > Conte sul rientro a scuola: "Sicurezza obiettivo primario del governo"

Conte sul rientro a scuola: "Sicurezza obiettivo primario del governo"

conferenza conte

Durante la conferenza stampa il premier Conte ha chiarito le ultime novità sulla ripartenza delle scuole per il prossimo 14 settembre.

Nel pomeriggio del 9 settembre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha indetto una conferenza stampa per chiarire le ultime novità sulla ripartenza delle scuole il prossimo 14 settembre. Nel suo intervento il premier ha voluto evidenziare le misure prese dall’esecutivo al fine di contenere la diffusione del coronavirus negli istituti scolstici, assieme alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, al ministro della Salute Roberto Speranza e alla ministre della Infrastrutture Paola De Micheli.

Conferenza stampa di Conte sulla scuola

Il presidente del Consiglio ha voluto aprire il suo intervento sottolineando come il governo abbia fatto il massimo per garantire agli studenti italiani una ripartenza in sicurezza: “Un rientro in piena sicurezza sara l’obiettivo primario di questo governo. […] La scuola ricomincia con più spazi, più docenti e meno alunni in classe, grazie a un investimento pari a sette miliardi a partire da gennaio fino ad oggi”.

È stato inoltre evidenziato da Conte come i protocolli sanitari italiani, anche in merito al rientro a scuola, siano spesso stati portati come esempio all’interno dei consessi internazionali: “Il modo in cui abbiamo gestito l’emergenza è stato assunto come esemplare, costituisce un modello di cui parlano spesso all’estero, e non è un caso se è proprio su impulso del nostro ministro Speranza che nei giorni scorsi ben 53 paesi si sono confrontati con l’Oms sulla gestione del rientro in classe e hanno voluto ascoltare primariamente la voce dell’Italia.

Il ruolo dei dirigenti scolastici

Rivisto anche il ruolo dei presidi, che con il nuovo anno scolastico potranno decidere di modificare l’orario di inizio delle lezioni in modo da scongiurare il rischio di assembramenti: “Abbiamo conciliato sicurezza ed efficienza. L’orario di ingresso potrà essere scaglionato per evitare assembramenti, su questo però ne risponderanno i singoli dirigenti scolastici. Saranno loro a decidere le esigenze, anche del trasporto pubblico”.

Sul tema delle mascherine in classe, Conte ha poi dichiarato: “Abbiamo predisposto la consegna di 11 milioni di mascherine chirurgiche gratuite a tutto il personale della scuole, non vogliano che ci siano discriminazione sociali. […] Sarà consentito togliere la mascherina al banco a patto che ci sia il distanziamento minimo di un metro, dovrà essere tenuta in entrata e in uscita negli spostamenti”.

I nuovi banchi

In seguito il premier ha esposto i dati sulla consegna degli ormai famigerati banchi monoposto, che secondo le ultime dichiarazione dovrà essere completata entro la fine del mese prossimo: “Questa è l’occasione per rinnovare l’arredo degli istituti scolastici che ne hanno fatto richiesta e pensate che in soli due mesi abbiamo già reperito due milioni e 400mila banchi nuovi. In Italia se ne producono soltanto 200mila all’anno quindi un enorme sforzo collettivo e in particolare del commissario Arcuri. […] C’è già un calendario di consegna, come dicevo alcuni di questi banchi sono stati già distribuiti. Abbiamo iniziato da Codogno, Alzano Lombardo e Nembro me continueremo per tutto il mese di settembre e ancora completeremo poi questo programma di consegne entro la fine del mese di ottobre.

L’eventuale positività a scuola

Il presidente si è successivamente soffermato anche sull’eventualità che un alunno possa risultare positivo, spiegando che: “Qualora uno studente dovesse essere sorpreso con dei sintomi da Covid-19 a scuola andranno allertati i genitori e una volta portato a casa il figlio questi dovranno contattare il medico di medicina generale, che valuterà assieme al dipartimento di prevenzione delle Asl se va fatto o meno il tampone. […] Se il tampone è positivo sarà sempre il dipartimento di prevenzione a decidere se adottare la quarantena per i compagni di classe e i docenti”.