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Referendum, il M5s sponsorizza post per il Sì con Salvini e Meloni

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Sui social stanno apparendo post sponsorizzati dal M5s che utilizzano immagini di Salvini e Meloni per invitare a votare Sì al referendum.

Probabilmente alcuni di voi l’avranno già notato sulla propria bacheca di Facebook: da diversi giorni stanno apparendo post per il referendum sul taglio del parlamentari, pubblicati dalla pagina Iovotosì, che invitano a votare il per il Sì utilizzando immagini e dichiarazioni di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Sembrerebbe una normale pratica di propaganda elettorale a pochi giorni dall’apertura delle urne, se non fosse che questi posto sono sponsorizzati dal gruppo parlamentare della Camera del M5s, teoricamente avversario politico dei partiti del centrodestra.

Referendum, il caso dei post sponsorizzati dal M5s

Tra coloro che si sono accorti delle strane sponsorizzazioni della pagine Iovotosì c’è anche l’ex parlamentare del M5s Marco Rizzone, sospeso qualche settimana fa per essere stato uno dei deputati che avevano richiesto il bonus di 600 euro destinato alle partite Iva: Ecco come il gruppo parlamentare M5S Camera sperpera i soldi pubblici. Lascio a voi i commenti, per fortuna almeno Facebook è trasparente”.

La pagina Iovotosì è stata creata all’inizio del mese di settembre e pubblica regolarmente post di propaganda a favore del taglio dei parlamentari. Tra i contenuti sponsorizzati dal M5s però ce ne sono molti che non hanno come protagonisti esponenti del Movimento, ma i leader della Lega e di Fratelli d’Italia, anch’essi schierati per il Sì al referendum pur essendo all’opposizione. Nel caso dei post dove compare Salvini inoltre, il segretario del Carroccio viene apostrofato con il soprannome de Il Capitano, esattamente come vuole il gergo leghista.

Utilizzo dei fondi dei gruppi parlamentari

In uno dei post, ad esempio, viene estrapolato un intervento video di Salvini accompagnato dalla seguente didascalia: Anche Matteo Salvini vota Sì. “Sfida accettata: tagliamo per la prima volta nella storia, insieme, 345 parlamentari”. Il capitano non ha dubbi: Sì alla riforma, Sì al taglio dei parlamentari, Sì a un parlamento più snello”. Un contenuto che, come è possibile verificare cliccando sulle informazioni del post, è costato al gruppo parlamentare della Camera del M5s tra il 600 e i 699 euro.

Soldi che tuttavia non potrebbero essere utilizzati per iniziative di questo tipo, come evidenziato anche da +Europa che ha chiesto: “Un intervento immediato del presidente Roberto Fico e del Collegio dei Questori di Montecitorio, trattandosi di un uso improprio dei fondi dei gruppi parlamentari, che non possono finanziare attività di propaganda elettorale”.

La replica del M5s

Non si è fatta tardare la replica del M5s, che ha fatto sapere come: “Con questa campagna il M5s ha voluto ricordare che la riforma è di tutti gli italiani e che è arrivata grazie al voto in Parlamento di quasi tutte le forze politiche e dei loro leader che anche in queste ore hanno ribadito la loro posizione. […] Quella pagina [Iovotosì ndr] rappresenta, quindi, in vista di un momento importante per la vita democratica del Paese, uno spazio aperto alle voci per il Sì, al di là di ogni steccato politico o partitico”.