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Santanchè: "Fratelli Bianchi? Ringrazio mia madre per gli schiaffoni"

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La Santanchè sui fratelli Bianchi: "Mia madre mi prendeva a schiaffoni se non mettevo la biancheria usata nella cesta del bucato".

Nel suo ultimo editoriale su Novella 2000, l’onorevole Daniela Santanchè, che è editrice della rivista, ha parlato del ruolo della famiglia nella società contemporanea, facendo espresso riferimento a quanto avvenuto a Colleferro, dove il giovane Willy è stato brutalmente pestato a morte da un gruppo di ragazzi poco più grandi di lui. Parla proprio di loro la Santanchè, di quei fratelli Bianchi e dell’assenza delle famiglie. Poi il confronto con i metodi educativi “di una volta”, che per la senatrice di Fratelli d’Italia sarebbero quanto mai necessari anche oggi: “Se sono diventata così è merito degli schiaffoni che mi hanno dato i miei genitori”.

Santanchè: “Fratelli Bianchi? Servono schiaffoni”

“Mia madre Delfina – prosegue la Santanchè – mi prendeva a ceffoni se non mettevo la biancheria usata nella cesta del bucato. Sono il prodotto dell’educazione dei miei genitori, un’educazione molto rigida. Ringrazio mia madre e mio padre sennò, senza i loro ceffoni, sarei un’altra”.

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I fratelli Bianchi prima o poi (purtroppo) usciranno di galera. Ma la mamma di Willy non uscirà mai dal tunnel di dolore in cui si entra quando si perde un figlio, in maniera così tragica. E la mamma degli assassini? Cosa ne pensate? In anteprima il mio editoriale su @novella2000_official

Un post condiviso da Daniela Santanchè (@danielasantanche) in data: 15 Set 2020 alle ore 9:27 PDT

La senatrice in quota FdI rilancia poi il suo articolo sui social network e scrive: “I fratelli Bianchi prima o poi (purtroppo) usciranno di galera. Ma la mamma di Willy non uscirà mai dal tunnel di dolore in cui si entra quando si perde un figlio, in maniera così tragica. E la mamma degli assassini?”.