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Regionali, 13 candidati impresentabili secondo l'Antimafia: chi sono

Candidati impresentabili regionali

Sono 13 i candidati impresentabili alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre: 9 in Campania, 3 in Puglia e 1 in Valle d'Aosta.

La commissione Antimafia ha segnalato 13 candidati impresentabili per le elezioni regionali in programma domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020. I territori colpiti sono Campania, Puglia e Valle d’Aosta, mentre in Veneto, Liguria, Toscana e Marche non si sono registrate irregolarità.

Candidati impresentabili alle regionali

Si tratta di persone ritenute impresentabili sulla base della legge Severino oppure del codice di autoregolamentazione. Il presidente Nicola Morra, resa nota la lista, ha ricordato che la commissione ha fatto verifiche su 15 segnalazioni della Dda. La maggior parte delle persone indicate si trovano in Campania.

Questi i loro nomi:

  • Carlo Iannace (De Luca presidente), impresentabile per il mancato rispetto della legge Severino. Ha infatti ricevuto una condanna a sei anni di reclusione e cinque di interdizione dai pubblici uffici.
  • Sabino Basso (Campania libera – De Luca presidente), imputato per riciclaggio.
  • Orsola De Stefano (Lega Salvini Campania per Caldoro presidente), imputata per concussione.
  • Maria Grazia Di Scala (Forza Italia con Caldoro), imputata per concussione
  • Aureliano Iovine (Liberaldemocratici Campania popolare moderati con De Luca), imputato di plurimi reati tra cui associazione per delinquere di stampo mafioso.
  • Michele Langella (Campania in Europa per De Luca), imputato di riciclaggio.
  • Monica Paolino (Forza Italia con Caldoro), imputata per scambio elettorale politico-mafioso.
  • Francesco Plaitano (Partito repubblicano italiano per De Luca), condannato per estorsione e già segnalato nel 2015 per il medesimo motivo.
  • Francesco Silvestro (Forza Italia con Caldoro), imputato di concussione.

La commissione Antimafia ha poi segnalato 3 impresentabili in Puglia, vale a dire:

  • Silvana Albani (Puglia solidale Verde per Emiliano presidente), imputata dei reati di falsa perizia, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio e corruzione in atti giudiziari, aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose.
  • Vincenzo Gelardi (Partito del Sud meridionalisti progressisti per Emiliano presidente), imputato di plurimi reati di trasferimento fraudolento di valori aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose.
  • Raffaele Guido (Fiamma tricolore per Franco Piero Antonio Bruni presidente), imputato di plurimi reati tra cui tentata violenza privata, lesione aggravate e minaccia, aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose.

Infine in Valle d’Aosta spunta il nome di Augusto Arduino Rollandin (Per l’Autonomie), sospeso dalla carica di consigliere regionale e vicepresidente della giunta regionale per una condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.