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Elezioni regionali, Crisanti: "Zaia avrebbe fatto un disastro senza di me"

crisanti contro zaia

Crisanti si attribuisce parte del merito della vittoria di Zaia alle elezioni regionali e si esprime su una sua possibile entrata in politica.

In un’intervista al quotidiano La Stampa il virologo Andrea Crisanti, padre del cosiddetto “modello Veneto” da più parti elogiato nella gestione dell’emergenza coronavirus, ha commentato i risultati delle elezioni regionali 2020 che hanno riconfermato il governatore Luca Zaia con un consenso altissimo pari al 76%.

Elezioni regionali: Crisanti su Zaia

L’esperto ha affermato che i veneti hanno premiato il politico leghista per come ha gestito l’epidemia, con tutti i meriti e le contraddizioni del caso. In una situazione disastrosa come quella di marzo e aprile, ha continuato, il presidente ha seguito i suoi consigli dando retta all’evidenza scientifica. Ma di una cosa Crisanti è sicuro: “Se non fosse stato per me Zaia avrebbe combinato un disastro. Il 28 febbraio parlò di epidemia mediatica, poi si è preso il merito e non ho potuto tacere“.

Dopo gli screzi nati tra i due, il governatore ha infatti tentato di impadronirsi della strategia messa in campo a Vo’ Euganeo negli ultimi giorni di febbraio, vale a dire l’immediato isolamento del comune e una campagna di tamponi a tappeto. “Quei primi 3500 tamponi qui li ho decisi io, e la comunità scientifica inizialmente era dubbiosa, anzi c’era chi paventava una denuncia alla Corte dei Conti“, aveva infatti affermato.

Quanto all’ipotesi di entrare in politica, Crisanti ha spiegato che il centrosinistra e il Movimento Cinque Stelle gli hanno proposto una candidatura in Senato, ma per il momento preferisce rimanere uno scienziato. “Magari quando andrò in pensione ci penserò, ma mancano cinque anni“, ha aggiunto. Il suo partito di riferimento è quello guidato da Nicola Zingaretti anche se non ha potuto negare che è dilaniato da tante contraddizioni. “Mi sento un liberal senza casa, attento alla giustizia sociale“, ha concluso ricordando il suo impegno nel contrastare le epidemie del terzo mondo.