> > Referendum, nei centri storici vince il No, nelle periferie il Sì

Referendum, nei centri storici vince il No, nelle periferie il Sì

Referendum, centri storici e periferie

A Roma, Milano e Torino prevale il Sì nelle periferie, mentre nei centri storici si è votato prevalentemente per il No al Referendum.

All’indomani dei risultati del voto al Referendum per il taglio dei parlamentari, fioccano le analisi politiche sulle tendenze emerse dalle cabine elettorali: occhio puntato sulle grandi città dove un dato politico molto interessante si è delineato circa la distribuzione del voto tra centri storici e periferie. 

Referendum, differenze tra centri storici e periferie

Se in generale infatti, il voto al Referendum a Roma, Milano e Torino rispecchia  il dato nazionale, dall’analisi dei voti è emerso che  in molte  zone del centro definite “borghesi” gli elettori hanno votato per il No. Evidentemente non hanno ritenuto che la vittoria del Sì al Referendum avrebbe comportato un reale risparmio per lo stato o comunque velocizzato l’iter parlamentare. 

Esaminiamo dunque nel dettaglio i dati del Referendum nelle singole città:

Roma

Se a Roma il Sì al Referendum ha ottenuto il 60% dei voti, a votare per il No sono stati soltanto i municipi I e II – il centro storico della Capitale – guidati dal Pd. Il si vince invece in periferia e letteralmente stravince a Tor Bella Monaca e Torre Angela dove raggiunge il 73%.  Occorre però aggiungere che in due municipi che non rientrano nel centro della città, ovvero il III e l’VIII – entrambi a guida Pd – ha comunque prevalso il No. Il che sottolinea una differenziazione del voto più territoriale che strettamente politica. 

Milano

Nella città lombarda il Sì ha vinto con una percentuale inferiore al dato nazionale, ovvero con il 56.4% ma non è questo il dato più interessante, bensì il voto del centro storico che si è attestato al 56,5% per il No.

Torino

Se a Torino il voto si allinea alla media nazionale, anche in questo caso emerge una differenza di voto tra centro e periferia. A votare No infatti sono stati soltanto il Centro e la Crocetta con il 56,84%.