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Coronavirus, Speranza: “Presto tamponi rapidi nelle scuole”

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Il ministro Speranza ha dichiarato alla camera che in virtù dei risultati in aeroporto, potrebbero essere introdotti i tamponi rapidi nelle scuole.

Il ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto al Question Time della Camera sottolineando come i tamponi effettuati negli aeroporti abbiano dato risultati positivi e “incoraggianti”. Questo a detta del ministro potrebbe portare all’adozione dei tamponi rapidi anche nelle scuole. Ha inoltre precisato che presto si potrebbe sfondare il tetto dei 100 mila tamponi effettuati ogni giorno e che potrebbe esserci in questo senso ancora un aumento. “Prevediamo di aumentare il numero dei test quotidiani. I tamponi sono un tema strategico per affrontare i prossimi mesi”, ha precisato. Sul tema dei test salivari destinati ai più piccoli il ministro della salute è cauto e non si sbilancia dichiarando che per quanto idoneo è necessario che ci sia un processo di validazione da parte delle autorità competenti.

Coronavirus, Speranza: “Tamponi rapidi nelle scuole”

I test rapidi hanno registrato “risultati incoraggianti”, ha dichiarato il ministro della salute Roberto Speranza. Presto potrebbero dunque essere “usati anche nelle scuole”, ha precisato. Un risultato importante dunque che potrebbe sveltire le operazioni di controllo. Ha proseguito parlando inoltre di come presto potrebbe essere raggiunto il tetto dei 100mila tamponi al giorno. Il ministro della salute Speranza ha spiegato che “ad oggi tutte le istituzioni internazionali riconoscono come gold standard il tampone molecolare classico e noi abbiamo rafforzato le nostre capacità”.

A proposito di poter utilizzare i tamponi rapidi in contesti diversi dagli aeroporti il ministro della salute ha dichiarato: “avere più test antigenici e più test molecolari a disposizione ci mette nelle condizioni di poter affrontare meglio anche questa partita”. Il ministro infine frena e usa cautela per quanto riguarda l’utilizzo dei test salivari per i più piccoli: “sarebbe chiaramente uno strumento più idoneo per i più piccoli, ma abbiamo bisogno che il processo di validazione da parte delle autorità competenti possa completarsi”.