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Salvini frena la Meloni in Europa: "Sempre di opposizione parliamo"

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Salvini frena l'entusiasmo della Meloni eletta in Europa come leader dei conservatori affermando di essere comunque all'opposizione.

Due sono al momento le grande preoccupazioni di Matteo Salvini. La prima è quella di perdere il controllo della Lega dopo che nelle ultime elezioni regionali si è notato un calo del consenso del Carroccio unito anche ad un sorta di faida interna, con la figure di Zaia e Giorgetti che aleggiano sulla segreteria, mentre la seconda riguarda gli equilibri del centrodestra. In tal senso a preoccupare il leghista è la crescita di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che pone il proprio consenso su idee e elettorato molto affine a quello della Lega. La stessa leader è di recente stata eletta presidente del partito europeo dei Conservatori e riformisti, ossumendo dunque anche una caratura maggiore anche in Europa. Ecco dunque che Salvini frena l’entusiasmo della compagna di coalizione affermando al Corriere della Sera che “si parla sempre di opposizione”, quasi a voler dire che non ci sia molto da festeggiare. 

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Salvini frena la Meloni in Europa

“In Europa – dice il segretario della Lega – comandano popolari e socialisti. Al di fuori di lì, non fa grande differenza. Siamo d’accordo, invece, sul fatto che si debba pesare di più. Però, attenzione, perché non è chiaro dove andrà il Ppe. Se va a sinistra non mi interessa, se si sposta sulle posizioni di Orbán avvio il dialogo”. Un punto di vista chiaro e limpido, se il Partito Popolare Europeo andrà verso una rivalutazione e un ascolto dei sovranisti anche lo stesso Salvini sarà al loro fianco, altrimenti nulla sarà diverso rispetto ad ora. Poi Salvini torna su alcune idee del numero due del Carroccio, il suo ex amico Giancarlo Giorgetti che sprona la dirigenza leghista ad un maggiore dialogo con l’Europa. “Ogni cosa ha i suoi tempi – chiarisce Salvini – È chiaro che prima o poi torneremo al governo e per allora dovremo avere solide alleanze europee. Ci stiamo lavorando”. 

Salvini, gli equilibri del centrodestra

Sul calo dei consensi nelle ultime elezioni regionali il leader leghista non nasconde il proprio rammarico arrivando poi a sostenere che la ricetta per un nuova crescita sia quella di allargare il proprio bacino di elettori coinvolgendo impreditori e professionisti per andare a vincere in comuni iimportanti prossimi al voro come Roma, Bolgona, Napoli e Torino.

“Voglio una Lega più presente nei mondi esterni alla politica – sottolinea il leader del Carroccio – . Bisogna parlare con i professionisti e le imprese. Nei capoluoghi dobbiamo essere più presenti. Lo stesso discorso vale per il centrodestra: ascoltare e coinvolgere. Nella partita delle grandi città vogliamo vincere ovunque. Nell’incontro con Meloni e Tajani inciterò a fare quello scatto in avanti che anche in queste Regionali abbiamo faticato a fare”.