> > Covid, De Luca riapre asili e nidi. Coprifuoco ad Halloween

Covid, De Luca riapre asili e nidi. Coprifuoco ad Halloween

Vincenzo De Luca

Le parole del governatore della Campania sulle decisioni drastica da prendere durante la seconda ondata.

Le decisioni drastiche di Vincenzo De Luca sono al centro di una grande polemica. Il governatore, ogni settimana da marzo, fa il punto della situazione Coronavirus, in modo da aggiornare sui contagi e sulle decisioni per contenere la pandemia. La situazione in Campania è allarmante, soprattutto per quanto riguarda i posti letto negli ospedali. La Regione ha deciso e disposto che le Asl come la Napoli 1 sospendano i ricoveri programmati, medici e chirurgici, tranne quelli urgenti e quelli per pazienti oncologici e oncoematologici. Una decisione per liberare i posti letto.

De Luca riapre scuole per infanzia

In serata De Luca ha parzialmente corretto la rotta riaprendo, dopo le proteste, le scuole per l’infanzia a partire da sabato 17 ottobre. Dunque nidi, asili, con bambini di età compresa nella fascia della fascia 0-6 anni “nelle more di specifici congedi parentali per i genitori”. Oggi in Campania sono stati registrati altri 1.261 positivi su 14.422 tamponi.

Coprifuoco ad Halloween

“Nel weekend di Halloween, americanata che è monumento all’imbecillità, chiuderemo tutto alle 22 – ha sottolineato il governatore – sarà il coprifuoco, non sarà consentita neanche la mobilità. Probabilmente potremo decidere un blocco della mobilità dopo la mezzanotte anche prima di quel weekend. Sentiremo il Viminale, perché se decidiamo una misura del genere occorrono controlli e sanzioni rigorose. Chi diffonde l’epidemia non usando le mascherine deve essere considerato autore di un reato. Con questi numeri non si può scherzare. L’obiettivo è tenere in piedi 80-90 per cento delle attività economiche, se la gente ci aiuta indossando le mascherine ed evitando uscite irresponsabili di notte”.

De Luca sul Covid

Vincenzo De Luca ha spiegato che siamo nel pieno della seconda ondata, con numeri più alti rispetto ad aprile. “Vi sono però situazioni meno gravi con più asintomatici. Questo non ci deve illudere perché a mano a mano che ci avviciniamo all’inverno e si alza l’età dei contagiati avremo più ospedalizzati. Le mezze misure non servono più a niente, prima prendiamo più decisioni forti e meglio è. È ragionevole e responsabile prendere oggi decisioni difficili, non aspettare oltre” ha spiegato De Luca, che ha sottolineato che non bisogna perdere l’attenzione sull’area metropolitana di Napoli, punto critico. Il suo discorso è di difesa, probabilmente visti gli attacchi ricevuti dopo l’ordinanza di chiusura delle scuole. Il presidente di Regione ha spiegato anche che esiste una specie di censura nei suoi confronti dei mass media, che non renderebbero note le sue iniziative per contenere il Covid.

In queste condizioni abbiamo deciso di fare una ordinanza con misure rigorose e difficili. Ieri quando è arrivata la notizia di oltre mille contagi giunta la mattina alle 10 abbiamo passato tutta la giornata a discutere per impostare una nuova ordinanza con ricadute su famiglie e attività economiche parlando con epidemiologi e organizzazioni economiche e sindacali” ha spiegato Vincenzo De Luca, che ha fatto capire che l’ordinanza non è stata frutto di una decisione non mediata con Palazzo Chigi, come è stato detto. L’ordinanza di De Luca prevede la chiusura di asili, scuole e università, lo stop ai matrimoni, comunioni, battesimi, cerimonie e feste anche private. Inoltre c’è il divieto di asporto dopo le 21 e sono state sospese le attività dei circoli ludici e ricreativi. Ha, inoltre, stabilito ingressi scaglionati in ordine alfabetico negli uffici pubblici. “L’ordinanza darà i suoi effetti fra una ventina di giorni. Non è stata presa a cuor leggero ma è stata presa con decisione” ha spiegato De Luca.