> > Zampa: "Palestre e piscine? Forse si poteva chiudere subito"

Zampa: "Palestre e piscine? Forse si poteva chiudere subito"

Zampa nuovi casi asintomatici

La Zampa sottolinea come i 2/3 dei nuovi casi di positivi al covid siano asintomatici il che renderebbe al momento gestibile la situazione.

Sandra Zampa, sottosegretario alla Salute in quota Partito Democratico, ha fornito una sua personale interpretazione dei nuovi casi di coronavirus ponendo l’accento sul fatto che i due terzi di questi riguardano persone asintomatiche. “Questo significa molto dal punto di vista della gestione del virus: sono persone che devono stare a casa dieci giorni e rispettare certe regole, ma che non aumentano la pressione sugli ospedali”, così l’esponente Dem nel suo intervento ad Omnibus su La7.

Il nodo palestre e piscine

Il sottosegretario ha inoltre preso le distanze da quanto deciso dal premier circa l’attività di palestre e piscine. “Forse si poteva decidere di chiudere subito, ma il presidente Conte ha fatto un’altra valutazione” ha commentato Sandra Zampa. “La salute continua a venire prima di ogni cosa ma dobbiamo uscire dalla fase del lockdown, se no si muore di un’altra cosa: bisogna imparare a convivere con il virus e continuare a rispettare le regole che conosciamo“.

Zampa: “2/3 dei nuovi casi sono asintomatici”

Non è mancato nelle parole della sottosegretario alla Salute anche il consueto confronto tra i dati di oggi e quelli della scorsa primavera. “Siamo molto distanti da marzo- ha detto Zampa – tra l’altro per un’età media diversa dei soggetti positivi. Sarà crisi quando si arriverà a 600mila contagi, e le misure messe in campo servono proprio ad evitare di arrivare al punto di crisi”. La situazione attuale permetterebbe dunque al sistema socio economico italiano di poter andare avanti senza doversi fermare, nel fermo convincemento che per tutto l’inverno si dovrà avere a che fare con questo dualismo tra salute pubblica ed economia.

“Le nuove misure – prosegue Zampa – daranno dei risultati, non subito ma fra qualche giorno. Ci aspettiamo di vedere i primi risultati entro almeno 6-7 giorni. Dobbiamo uscire dalla logica del lockdown e imparare la convivenza con il virus, sennò – ha concluso la sottosegretario – moriamo di qualche altra cosa”.