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Contagi in Veneto, Zaia: "Lunedì ordinanza con restrizioni"

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Il presidente del Veneto Luca Zaia ha annunciato nuove restrizioni per contrastare l'attuale aumento dei contagi da coronavirus nella regione.

Nel corso della conferenza stampa indetta nella mattinata del 22 ottobre il presidente del Veneto Luca Zaia ha commentato l’attuale situazione sanitaria della regione, annunciando l’imminente adozione di nuove restrizioni al fine di contrastare il recente aumento dei contagi da coronavirus. Zaia ha inoltre ribadito l’importanza di non abbassare la guardia durante questa seconda ondata, nonostante l’evoluzione della curva sia comunque differente dal picco avuto nei mesi di marzo e aprile.

Contagi in Veneto, Zaia annuncia restrizioni

Durante il suo intervento, il presidente veneto ha affermato come malgrado la situazione diversa da quella di inizio emergenza non sia ancora arrivato il momento di festeggiare: “Noi conosciamo l’esperienza e l’evoluzione del Covid dal 21 febbraio. La curva sta crescendo, ora dobbiamo capire dove si posizioneranno le terapie intensive perché fortunatamente da questo punto di vista c’è una crescita lenta o quasi nulla rispetto all’impennata di positivi anche se non dobbiamo cantar vittoria perché il Covid ci ha abituato a cambi repentini. Non faccio né il catastrofista né quello che vive con Alice nel Paese delle Meraviglie, noi siamo qui per informare con obiettività”.

Successivamente Zaia ha illustrato le misure che verranno intraprese nella regione nel caso di un innalzamento repentino del dati dei contagiati e dei ricoveri in terapia intensiva: “C’è pressione negli ospedali e siamo preoccupati perché l’invernata porta anche l’influenza. Siamo pronti con l’artiglieria pesante perché ci siamo attrezzati in tempi non sospetti. Abbiamo nei magazzini autonomia per almeno otto mesi a livello di dispositivi di protezione individuale. Oggi siamo ancora nella seconda fascia, quando arriveremo a quota 150 attiveremo i dieci ospedali Covid dedicati solo a pazienti Covid e che verranno quindi sottratti alle cure ordinarie, torno a dirlo perché il vero tema è il collasso della sanità che va evitato perché il Veneto eroga 80 milioni di prestazioni all’anno”.

Obiettivo: ridurre gli assembramenti

Nel concludere il suo intervento, Zaia ha quindi spiegato dove si interverrà con le ordinanze che verranno approvate dalla Regione entro lunedì: “Da qui a lunedì emetterò un’ordinanza nella quale ci saranno delle restrizioni leggere perché non saranno da lockdown o preclusive per le attività commerciali ma serviranno a cercare di ridurre la possibilità di contatto e assembramento tra i cittadini. Per quanto riguarda le terapie intensive abbiamo deciso di tenere 200 dei possibili mille posti per gli extra-Covid. Mancano 56.000 medici a livello nazionale di cui si stima 1.300 in Veneto. Un positivo genera in media 20 contatti e altrettanti tamponi. Siamo nella fase X, quella in cui non si scherza più e in cui bisogna tenere il naso nella mascherina”.