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Scuola, Azzolina scrive a Fontana: "Trovi altre soluzioni"

Lucia Azzolina e Attilio Fontana

Il Ministro ha deciso di scrivere al Governatore nella speranza di trovare nuove soluzioni per la scuola in Lombardia.

Lucia Azzolina ha scritto al governatore della Lombardia Attilio Fontana, per trovare nuove soluzioni per la scuola. “In una fase così complessa per la Nazione, desidero invitarla a lavorare insieme a tutte le istituzioni coinvolte, per trovare soluzioni differenti da quella adottata, nel rispetto del diritto alla salute dei cittadini e del diritto allo studio dei nostri studenti e delle nostre studentesse” si legge nella lettera.

Azzolina scrive a Fontana

Fontana ha scelto la didattica a distanza per tutti gli studenti delle scuole superiori della Lombardia, con l’obiettivo di limitare il contagio da Coronavirus. “Pervengono al Ministero dell’istruzione, dai rappresentanti degli Enti locali, dalle autonomie scolastiche, dalle famiglie, dagli studenti, segnalazioni di profonda criticità attinenti la congruità e l’applicabilità delle misure contenute nell’Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia 21 ottobre” ha scritto la Azzolina, sottolineando che la scelta della didattica a distanza è “un’imposizione che non tiene conto delle specificità dei contesti territoriali e degli enormi sforzi compiuti da tutta la comunità scolastica, a cui va il mio ringraziamento, per garantire il corretto avvio e l’ordinario svolgimento dell’anno scolastico“. Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha spiegato di essere contrario alle disposizioni dell’ordinanza.

Le chiedo di contribuire, con oculatezza, attenzione e capacità di confronto, in spirito di unità e responsabilità collettiva, a garantire pienamente il diritto all’istruzione delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi” ha continuato il ministro nella sua lettera. Ha, inoltre, sottolineato che “il Dpcm del 18 ottobre 2020 ha previsto indicazioni molto chiare per la gestione delle misure da adottare con riferimento alle istituzioni scolastiche, prevedendo in primo luogo la prosecuzione, in ogni caso, in presenza, delle attività didattiche ed educative della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione“.