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Coronavirus, Lamorgese: "Più controlli per evitare chiusure"

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Il Ministro Lamorgese invita ad esercitare maggiori controlli nelle città, per evitare chiusure importanti, quali i lockdown generalizzati

La Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ritiene indispensabili i controlli giornalieri nelle città da parte delle forze dell’ordine, al fine di evitare chiusure imponenti, come il lockdown. Di fronte all’emergenza sanitaria, il ministro richiama alla coesione tra i partiti, compresa l’opposizione.

Lamorgese: “Evitare chiusure con controlli”

Intervistata dal Corriere della Sera, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese parla della chiusura di città e regioni, invitando a controlli più rigorosi: “Pronti a rispondere alle richieste dei sindaci. Controlli rigorosi per evitare chiusure“.

In atto, e non da oggi, un confronto continuo e costruttivo con i sindaci delle aree metropolitane e con l’Associazione dei Comuni“, ha poi specificato Lamorgese.

Controlli e sbarchi

Sul fronte dei controlli interni, e quindi sul tema sbarchi, Lamorgese dice: “In Italia abbiamo 15 reparti mobili dislocati in altrettante città, ma servono per le esigenze anche di altri territori, magari fuori provincia. I reparti mobili della polizia, insieme ai battaglioni mobili dei carabinieri e ai reparti antiterrorismo e pronto impiego della Guardia di finanza sono impiegati tutti i giorni nell’ordine pubblico, le manifestazioni, il monitoraggio e il controllo dei centri che ospitano gli immigrati“.

In tema lockdown la ministra non ha dubbi: “Stiamo facendo e faremo di tutto per evitarlo, perché una chiusura totale aggraverebbe i problemi. Sarebbe un colpo durissimo all’economia e per la tenuta sociale del Paese.

Divieti e chiusure limitate- continua la ministra- sono necessari proprio per prevenire situazioni e restrizioni peggiori, perciò i controlli devono essere rigorosi e i cittadini devono guardare alle forze dell’ordine come alleati, non come controparte“.

In conclusione, Lamorgese, lancia un monito al mondo della politica, sempre più diviso sul tema sanitario e incapace di trovare una coesione:E’ il momento della condivisione e della responsabilità di tutti, al di là dell’appartenenza politica.Bisogna lavorare tutti insieme per il bene del Paese. Io sono sempre per cercare soluzioni condivise, ma mi sembra che ci sia troppa conflittualità. Di fronte alle grandi emergenze sarebbe bene che le forze di opposizione e di governo lavorassero insieme, seppure con ruoli e responsabilità distinte“.