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Covid-19, bozza del nuovo Dpcm: ristoranti chiusi alle 18, stop a palestre

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La bozza del nuovo Dpcm rivela le ulteriori possibili misure di restrizione emesse dal governo per contrastare il dilagare dei contagi da Coronavirus

Il nuovo Dpcm del Premier Giuseppe Conte è dirittura d’arrivo. Il Governo, a causa del preoccupante aumento nel numero di casi di Covid-19 nelle ultime settimane, ha deciso di emanare misure di restrizione ancora più dure. A partire dalle 17.00 di sabato 24 ottobre il Presidente del Consiglio, dopo avere dialogato con il Ministro della Salute Roberto Speranza, i capidelegazione e i membri del Comitato tecnico scientifico, ha avuto una conference call con i capigruppo della maggioranza e dell’opposizione. In questa sede si è detto “molto preoccupato”. Motivo per cui i prossimi provvedimenti saranno molto duri.

Le misure del nuovo Dpcm

La bozza del nuovo Dpcm, che una volta firmato avrà decorrenza dal prossimo lunedì contiene misure restrittive veramente drastiche, soprattutto per le attività di ristorazione. Per bar e ristoranti si riducono ulteriormente gli orari di apertura: nei giorni festivi e la domenica non potranno operare, mentre nel corso della settimana dovranno chiudere alle 18.00. Dopo tale orario, inoltre sarà vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Le strutture ricettive e gli alberghi potranno invece restare aperte e servire cibi e bevande a qualsiasi orario, ma limitatamente ai propri clienti. Restano invece consentite, come nel precedente decreto, la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, nonché la ristorazione con asporto fino alle ore 24.00, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Infine, continueranno a essere consentite anche le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, nel caso in cui garantiscano la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro ed il rispetto delle altre norme.

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Stop anche a palestre e piscine, che negli ultimi giorni erano state sotto controllo. Lo stesso provvedimento verrà attuato per i centri termali e benessere, ad eccezione di quelli che erogano prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza. Chiusi anche centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. L’attività sportiva sarà consentita all’aperto, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, nonché presso i centri sportivi e i circoli, sia pubblici che privati.

Nel nuovo decreto, inoltre, è “fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.
Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, nel corso della riunione con Regioni, Comuni e Province ha spiegato che il governo sta valutando “se limitare gli spostamenti tra le Regioni”,consentendo soltando quelli legati a motivi di lavoro o studio. Al momento la bozza del Dpcm non prevede una limitazioni degli spostamenti pur invitando ad evitare di lasciare il proprio comune se non per motivi lavorativi.

Conte, conferenza stampa rimandata

Il premier Conte annuncerà le nuove misure contenute nel Dpcm in una conferenza stampa in programma alle 20.30 del 24 ottobre. Lo ha appreso l’Adnkronos; il presidente del Consiglio, salvo imprevisti, dovrebbe tenere una vera e propria conferenza stampa non limitandosi dunque ad una semplice comunicazione. In serata è arrivata la conferma che la conferenza stampa è stata rimandata a domenica.

Vertice a Palazzo Chigi

A Palazzo Chigi è stata organizzata una riunione tra il premier e i capi gruppo di maggioranza e opposizione. Sul tavolo le possibili nuove misure anti-Covid da attuare per far fronte all’emergenza. Poche ore prima intervenendo con un videomessaggio all’assemblea della Cna, Conte ha detto: “Siamo consapevoli del fatto che non tutte le misure adottate hanno agito con la tempestività necessaria e che le amministrazioni pubbliche nel loro complesso possono senz’altro migliorare le loro performance, in particolare nella capacità di aiutare rapidamente e concretamente le imprese creando un contesto favorevole agli investimenti”. “Vorrei rivolgervi un appello – ha aggiunto -: uniamo le forze nel segno della reciproca fiducia per cambiare l’Italia, per non lasciare indietro nessuno, le porte del governo rimarranno sempre aperte”.