> > Covid Umbria, vicesindaco pediatra leghista fa i tamponi a bambini e insegnanti

Covid Umbria, vicesindaco pediatra leghista fa i tamponi a bambini e insegnanti

bambini scuola covid

Gianluca Tuteri ha sottoposto a tampone Covid oltre ottanta tra bambini e insegnanti.

Sale l’emergenza Covid anche in Umbria: genitori di alunni di elementari e medie sono in stato di allarme. Il Vicesindaco di Perugia e pediatra, Gianluca Tuteri, della Lega, ha sottoposto a tampone oltre ottanta tra bambini e insegnanti, mettendo in piedi domenica 1 novembre, di mattina, un drive-in in paese.

Covid Umbria

In una scuola elementare sono risultati positivi al Covid 19 bambini su 107, oltre a sei insegnati e un operatore scolastico. “Prima di essere un funzionario pubblico, sono un medico – ha raccontato a Open Tuteri -. “Lunedì scorso sono stato contattato da una preside che chiedeva di intervenire in questa situazione delicata. Il problema era più che altro che decine di studenti non venissero mandati a scuola per la paura – legittima – dei genitori di contrarre l’infezione”.

Un problema che stava molto a cuore al vicesindaco del capoluogo umbro, che è anche assessore alla scuola. “Ho quindi organizzato il tracciamento di 80 soggetti – dice -. Spero che questo modo di operare diventi un modello. Questo perché siamo tornati ai livelli di marzo, quando testavamo solo i sintomatici. Mentre non dobbiamo dimenticare che ci sono tantissimi asintomatici che ci scappano perché non li vediamo ma che diffondono il virus”.

Il pediatra si è impegnato a farsi carico personalmente, gratuitamente, degli oltre 80 tamponi. “Considerando l’impegno gravoso che sta sostenendo adesso il Dipartimento di prevenzione, ho chiesto alla Asl di fornirmi il materiale per fare io stesso i tamponi che sono stati poi consegnati alla Microbiologia dell’ospedale di Perugia. Sono test antigenici ad altissima affidabilità e, quanto prima, le famiglie avranno i risultati. Come amministratore comunale ho percepito una enorme preoccupazione e ho quindi creduto fosse indispensabile fare quello che ho fatto”.