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Dpcm anti-Covid, Zaia: "Conte non ha parlato di orari coprifuoco"

Luca Zaia

Luca Zaia: "Conte non ha parlato di orari coprifuoco nel nuovo Dpcm anti Covid".

Il governatore del Veneto Luca Zaia, in merito al nuovo Dpcm anti Covid, ha affermato che “Conte non ha parlato di orari coprifuoco”. “A livello di riunione – dice il leghista – non c’è stata alcuna proposta con degli orari, mai sentito parlare di 21, di 18. Di sicuro – continua Zaia – si è parlato di blocco delle movimentazioni per zone, ma non ho sentito parlare di orari da parte del governo“.

Dpcm anti-Covid, parla Zaia

“Di limitazioni agli spostamenti tra le Regioni non se n’è parlato nell’incontro con il governo. È stato un accenno, ma con un nulla di fatto. Il tutto comunque deve essere deciso su base epidemiologica – ha detto Zaia alla stampa. Poi, sulle possibili zone rosse, ha spiegato che “non ci sono state oggi proposte concrete. Ad oggi c’è una road map con le varie misure da prendere a seconda del livello dell’emergenza. E sul fronte delle zone rosse ci sono due linee di pensiero: chi dice che il governo debba fare misure di minima e le restrizioni maggiori siano a carico delle Regioni e una invece secondo la quale sia lo stesso governo a prendere le misure importanti a livello nazionale. Ma è pur vero che nelle varie regioni ci sono condizioni diverse da area ad area e così tra regioni e regioni. Anche il Veneto oggi è difficile rilevare una zona più rossa di un’altra a parte, ovviamente, quella centrale più densamente popolata. L’idea comunque è che vi siamo un provvedimento nazionale concertato con le regioni“.

Poi, in merito alla recenti dichiarazioni di Giovanni Toti, Zaia dichaira: “È innegabile che se riusciamo a mettere sicurezza in maniera civile gli anziani facciamo un cosa giusta, ma non basta dare tre colpi di chiave alla porta d’ingresso”. E ancora: “Siccome per gli over 70 il tasso di ospedalizzazione è importante si deve pensare di garantire questa fascia. A livello internazionale si ipotizzano orari della spesa al supermercato solo per quella fascia d’età, così da evitare il contatto con superdiffusori. Altre misure sono quelle di tenere conto di chi è ancora in attività professionale o imprenditoriale. Molti aiutano le famiglie, altri hanno la necessità di incontrare le persone non anziane, sole o non sufficienti”.