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Dpcm, Fontana: "Dal governo uno schiaffo in faccia alla Lombardia"

Dpcm presidente Fontana

“Dal Governo uno schiaffo in faccia alla Lombardia". Lo ha annunciato il presidente della Lombardia dopo l'inserimento della regione in zona rossa.

“Dal Governo uno schiaffo in faccia alla Lombardia e a tutti i lombardi”. Queste le parole del governatore della Regione Lombardia Fontana, in risposta alla decisione del Presidente del Consiglio Conte di inserire la Lombardia in zona rossa.

Dpcm, le parole del Presidente Fontana

“Dal Governo uno schiaffo in faccia alla Lombardia e a tutti i lombardi. Un modo di comportarsi che la mia gente non merita”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Fontana in seguito all’annuncio di Conte dell’inserimento della Lombardia tra le regioni cosiddette “zona rossa”.

C’è di più perché nel corso dell’intervento il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha puntualizzato che tale decisione sarebbe stata presa senza una reale e valida motivazione. Un’azione dunque che lo stesso Presidente avrebbe definito “non solo grave, ma inaccettabile”. “A rendere ancora più incomprensibile questa decisione – riferisce il Governo – sono i dati attraverso i quali viene adottata: informazioni vecchie di dieci giorni che non tengono conto dell’attuale situazione epidemiologica”. Ha poi evidenziato che le richieste che sarebbero state formulate dalla Lombardia tra il 3 e il 4 novembre non sarebbero state prese in considerazione.

Ordinanza che non terrebbe conto di dati aggiornati

“Qualche ora prima della conferenza stampa del Presidente del Consiglio Conte, il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana si è espresso sui social parlando di come non gli fosse stato ancora comunicato in che zona si trovasse la Lombardia: “Ora è un’ordinanza del Ministero della Salute, non dell’amministrazione regionale, che, sempre sulla base della valutazione dei dati da parte del Cts, deve stabilire in quale fascia si trovi ogni Regione: Gialla, Arancione o Rossa, con i conseguenti diversi livelli restrittivi. Fino a questo momento non ci è stato comunicato niente dal Governo e non sappiamo in quale ‘Fascia’ la Lombardia si collochi. Da nostre informazioni, l’ultima valutazione della Cabina di Monitoraggio del CTS con l’analisi dei 21 parametri risale a circa 10 giorni fa. Ciò è inaccettabile”