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Dpcm, Zampa: "No autocertificazione per spostarsi"

Sandra Zampa

Il chiarimento di Sandra Zampa riguardo l'autocertificazione per gli spostamenti.

I contagi da Coronavirus continuano a crescere, gli ospedali sono in grande difficoltà e in alcune Regioni stanno addirittura arrivando al collasso. La situazione in Italia è molto preoccupante, la seconda ondata sta travolgendo il nostro Paese e sono necessarie restrizioni sempre più severe. Giuseppe Conte ha firmato ufficialmente il nuovo Dpcm.

Sandra Zampa sull’autocertificazione

Il nuovo Dpcm prevede delle misure che entreranno in vigore a livello nazionale, ma anche dei provvedimenti che riguardano le Regioni, a seconda della situazione che stanno affrontando e della fascia in cui sono state inserite. Le Regioni più a rischio, considerate “rosse”, e quelle nella fascia media, considerata “arancione”, avranno delle limitazioni anche per quanto riguarda gli spostamenti. Per questo si è parlato di nuovo di autocertificazione, proprio come era accaduto durante la prima ondata e durante il lockdown nazionale, quando gli spostamenti erano stati vietati salvo in alcuni casi, come lavoro, salute e necessità.

A chiarire le cose è stata Sandra Zampa, sottosegretario alla Salute, che ha parlato delle nuove norme del Dpcm anti-Covid. La donna ha voluto sottolineare che per il momento “non c’è stata un’indicazione sulla necessità dell’autocertificazione per gli spostamenti“. “Conte non era favorevole ad andare in questa direzione ma mi domando come coloro che sono esentati da alcuni divieti potranno certificarlo. Se ci si deve muovere in zone rosse per ragioni non derogabili bisognerà dimostrarlo” ha aggiunto il sottosegretario. Non è escluso che in queste settimane il Governo decida di mettere a disposizione un’autocertificazione, per dimostrare le motivazioni per cui è necessario spostarsi fuori dalla regione, dalla provincia o dal comune.