Jacopo Bongini Il presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio ha annunciato l’ingresso della regione nella zona rossa a partire da mercoledì 18 novembre: “Abbiamo assunto la decisione di firmare un’ordinanza che applica alla Regione la disciplina contenuta nell’articolo 3 del Dpcm e cioè quella delle cosiddette zone rosse“. È stata tuttavia rigettata la richiesta del Comitato tecnico scientifico di chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado, mantenendo la didattica a distanza soltanto a partire dalla seconda media.
Abruzzo zona rossa, l’annuncio di Marsilio
La decisione di portare l’Abruzzo nella zona rossa era stata avanzata dal Comitato tecnico scientifico locale nella giornata di sabato, a fronte di un aumento dei posti letto occupati e del veloce riempimento delle terapie intensive che avevano raggiunto il 30% della capienza disponibile. Intervistato da La Repubblica, lo stesso Marsilio aveva detto: “Meglio intervenire subito che perdere un’altra settimana. […] I negozi sono vuoti e le terapie intensive hanno superato la soglia del 30 per cento. Forse così salveremo il Natale”.
Per quanto riguarda invece la questione delle mancata chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, il presidente abruzzese ha dichiarato: “L’attuale disciplina di legge non consentirebbe alle famiglie di affrontare questo problema. Tenendo aperte le attività economiche e non avendo congedi parentali o bonus baby sitter, il peso che graverebbe sulle famiglie sarebbe insostenibile. Per questo, riteniamo che sia stato sufficiente un atto di responsabilità, applicando il principio di dichiarare, da mercoledì, l’Abruzzo ‘Zona rossa”.
