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Coronavirus, Speranza: “Non sarà un Natale come gli altri”

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“Il virus non scomparirà… non sarà un Natale come gli altri”. Lo ha dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza a Rai3.

Lo ha annunciato il Ministro Roberto Speranza in onda su Rai3. Questo non sarà un Natale come gli altri in quanto il virus non scomparirà. Il Ministro ha però annunciato che già dalla primavera inoltrata del 2021 avverrà la vaccinazione della popolazione su larga scala, ma le prime dosi destinate a medici e infermieri potrebbero essere già disponibili dalla fine di gennaio 2021. Il Ministro della Salute ha poi proseguito toccando il tema dei 21 criteri tanto contestato per poi concludere con le regioni cosiddette zona rossa all’interno delle quali bisogna essere prudenti.

Speranza, non sarà un Natale come gli altri

Bisogna dire come stanno le cose. Non sarà un Natale come gli altri. Lo ha dichiarato il Ministro della Salute Speranza su Rai3. Ha poi dato delle previsioni su quando potrebbero arrivare i vaccini. “Una vaccinazione alla popolazione su larga scala avverrà da primavera inoltrata in avanti. Le prime dosi – ha ribadito Speranza a Rai 3 – saranno destinate ai medici e agli infermieri in prima linea e alle persone più fragili. Entro la fine di gennaio dovremmo avere le prime dosi del vaccino anti-Covid”.

Speranza ha poi posto l’accento sul fatto bisogna essere cauti e prudenti riguardo alle regioni a zona rossa: “È una valutazione che dovremo fare, ci vuole grande gradualià’ e prudenza, prima le Regioni rosse che chiedono di tornare indietro avevano Rt sopra 2, ora è sceso. Sono per consolidare il risultato, non dobbiamo avere fretta. Attenzione, si stanno facendo sacrifici ma sono per avere massima prudenza. lavoriamo per allentare il prima possibile le restrizioni ma guai ad avere fretta”.

Infine ha parlato dei cosiddetti 21 criteri da molti discussi: “Avere piu indicatori significa avere una fotografia più completa e larga. Questi 21 indicatori li usiamo da maggio e ci hanno aiutato a leggere l’epidemia, dopodiché il dialogo con le Regioni è sempre aperto, ma 21 criteri significa avere fotografia più affidabile, oggi questo è il modello che abbiamo e dobbiamo rispettarlo”.