Vittorio Feltri in un editoriale sul suo quotidiano Libero ha commentato la questione del caos istituzionale in Calabria, invitando Conte a chiedere aiuto alla ‘Ndrangheta. Per l’ex giornalista, infatti, l’unico organismo capace di sostenere la regione in questi anni sarebbe stata proprio l’organizzazione mafiosa.
Calabria: Feltri consiglia a Conte
Vittorio Feltri in un intervento sul suo quotidiano Libero consiglia una soluzione alquanto discutibile a Conte per risolvere il caos in Calabria: “Se Conte vuole risolvere il dilemma si rivolga a qualche boss della ‘Ndrangheta“.
Parole forti, ma nel suo editoriale l’ex giornalista spiega come da sempre la situazione in Calabria sia in mano alla mafia. “Povera Calabria abbandonata a se stessa. Nessuno, tantomeno le istituzioni, è in grado di aiutarla a uscire da una situazione talmente brutta da essere paradossale […]. Perché la pubblica amministrazione non è all’altezza del suo compito e la popolazione per campare è costretta ad adattarsi ad ancestrali costumi locali dominati dalla malavita, che per tanta gente è l’unica fonte di sostentamento. Infatti la ‘ndrangheta, piaccia o no, è l’unico organismo sociale efficiente“.
‘Ndrangheta più organizzata
Feltri continua nella sua descrizione spaventosa della situazione attuale in Calabria, spiegando come da sempre i politici siano distrati dagli interessi personali, permettendo quindi alle organizzazioni mafiose di agire indisturbate. “Il Sud è arretrato non per colpa degli abitanti, ma di un ceto politico distratto da interessi personali e incapace di badare al bene comune. Ecco perché la ‘ndrangheta ha trovato terreno favorevole per diventare una vera potenza che sovrasta lo Stato e impone con irrisoria facilità le proprie regole“.
I calabresi non possono fare altro che adeguarsi per sopravvivere, in una regione in cui mancano infrastrutture e lavoro: ” La popolazione non ha molte alternative alla criminalità. O mangia questa minestra o deve saltare dalla finestra. Quando si attaccano i calabresi perché aderiscono alle ‘ndrine si compie un esercizio superficiale. Non si considera quanto sia arduo campare in una regione in cui mancano lavoro e risorse“.
In conclusione, il direttore bergamasco non ha dubbi sulla solida organizzazione della ‘Ndrangheta, e propne una surreale soluzione a Conte per risolvere la situazione d’emergenza: “La ‘ndrangheta è più forte e meglio organizzata dello Stato[…]. Se Conte vuole risolvere il dilemma si rivolga a qualche boss“.