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Gestione del Covid, trema la Regione Lombardia: pronto il rimpasto

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Il rimpasto in Regione Lombardia dopo l'emergenza covid: da Fontana a Gallera tutti sono a rischio.

È sotto gli occhi di tutti che la Regione Lombardia non sia uscita benissimo dall’emergenza covid divampata con maggiore virulenza proprio nel territorio ora sotto l’amministrazione del leghista Attilio Fontana. Troppi gli errori commessi da quest’ultimo, con molti che gradirebbero un suo passo indietro, così come un ritirata è richiesta nei confronti di Giulia Gallera, assessore al Welfare della Lombardia vicino a Forza Italia. Si parla di un maxi rimpasto per porre fine ai vecchi nervosismi e segnare un cambio di passo, ma non sarà facile far conciliare l’interesse di tutte le forze che compongono l’amministrazione regionale.

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Covid, il rimpasto della Regione Lombardia

Da una parte c’è la Lega con il segretario Matteo Salvini che blinda i suoi in regione ed esclude che possano esserci delle modifiche in corso. Il capo del Carroccio protegge dunque i suoi dagli attacchi, ma non si può non tenere conto del clima teso nel centrodestra anche a livello nazionale. Forza Italia e Lega sembrano essere separate in casa dopo che Berlusconi ha aperto al dialogo con il governo giallorosso. In tale ottica si complica la posizione di Giulio Gallera, ma anche e sopratutto quella di Alessandro Mattinzoli, assessore allo sviluppo economico lombardo, che però in FI ha l’appoggio di Mariastella Gelmini.

Occorrerà dunque attendere qualche settimana e valutare come l’amministrazione deciderà di muoversi. Appare evidente che ci sarà ancora la Lega alla guida dell’amministrazione e che a tenere il volante sarà Fontana, ma sotto di lui qualcosa potrebbe cambiare. Detto di Gallera e Mattinzoli, a rischiare sono anche Melania Rizzoli, assessore alla Istruzione, formazione e lavoro, che potrebbe avere alcune deleghe tagliate; Lara Magoni, attuale assessore al turismo che potrebbe confluire nel super assessorato allo Sviluppo Economico. E ancora Martina Cambiaghi, assessore allo sport, le cui competenze potrebbero finire in mano ad Antonio Rossi, già delegato per i grandi eventi sportivi. A rischio anche Silvia Piani, che potrebbe perdere la delega al welfare aziendale.