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Salvini incontra i vertici di Amazon: "Non sono contro il progresso"

Salvini incontra vertici Amazon

Salvini incontra i vertici di Amazon dopo aver spinto per un Natale senza acquisti online.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, incontrerà i vertici di Amazon dopo che nei giorni scorsi era stato molto critico nei confronti della concorrenza, a suo dire sleale, che il colosso di vendite online starebbe esercitando in questo periodo di forte emergenza sanitaria. Il capo del Carroccio aveva paventato addirittura l’ipotesi di un Natale senza Amazon invitando i cittadini a comprare “nei negozi sotto casa e non con un clic in rete”. Dopo la battaglia a Jeff Bezos però, ora sarebbe arrivata un’apertura all’azienda di vendite online tanto che nel pomeriggio del 26 novembre Salvini avrà una riunione con Mariangela Marseglia, responsabile di Amazon Italia.

Salvini incontra i vertici di Amazon

“Ne stiamo parlando da giorniha detto Salvini in diretta su Instagram – non è battaglia contro il progresso o il futuro, io sono un liberale, ma tutti devono rispettare le stesse regole. Vedrò la Ad di Amazon Italia, sono benvenuti i suggerimenti”. “Chiediamo – ha aggiunto – parità di condizioni: le aziende italiane pagano 100, anche le multinazionali devo pagare 100. Sono contro lo schiavismo, lo sfruttamento e la concorrenza sleale”.

Il capo dell’opposizione, così come tutto il centrodestra è a favore dell’introduzione di una web tax, ovvero un regolamentazione fiscale per le aziende che vendono anche in Italia, ma online. Nel 2019 Salvini riteneva impensabile “che ci siano multinazionali che operano in Italia facendo utili qui e penalizzando le attività locali, ma pagano le tasse altrove”. È da questo sentimento che nasce anche l’ipotesi del Natale 2020 senza Amazon lanciata dal Carroccio senza tenere conto però troppo conto di quanto stia avvenendo in Italia. I numeri del contagio covid sono ancora molto alti e, come sostenuto da Massimo Galli, creare affluenza nei negozi fisici potrebbe essere un nuova possibilità di diffusione del virus. A conclusione va poi sottolineata anche la scarsa digitalizzazione delle piccole medie imprese italiane, un gap rispetto al resto del mondo evidenziato quanto mai in questo periodo di distanziamento dovuto all’emergenza sanitaria.