Nella giornata di lunedì 30 novembre, è atteso l’incontro tra i presidenti di Regione per decidere le nuove disposizioni anti Covid per Natale o le altre festività. Sul tavolo ci sono idee per fare passare serenamente il periodo natalizio. Forse ci saranno delle deroghe per il coprifuoco il 25 e il 26 dicembre. Ma si discute anche sugli spostamenti. Da fonti vicine a Roma, trapela l’indiscrezione che il governo voglia bloccare anche i ricongiungimenti familiari per Natale. Un’ipotesi che ha scatenato l’ira di molti, e su tutti del Governatore della Sicilia Nello Musumeci.
Covid Natale, Musumeci: “In Sicilia porte aperte”
Musumeci e Razza, come scrive Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia, proveranno a convincere Conte a consentire il rientro dei siciliani emigrati al Nord. L’ipotesi è garantire i rientri a chi mostra un tampone negativo. L’assessore Ruggero Razza: “Forse una maggiore rigidità può essere giusta nei confronti di chi rientra da altri Stati, visto che all’estero ci sono ancora aree in cui i controlli sono insufficienti. Per chi deve rientrare da altre regioni si può pensare a un controllo che metta al sicuro da rischi“.
Musumeci contemporaneamente però starebbe pensando a una misura che scoraggi gli spostamenti interni alle città e fra città siciliane.
Rimane poi il problema dei ristoratori, che sul cenone natalizio avrebbero potuto puntare per riprendersi un po’ economicamente. Su tutti, il Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti, è per l’apertura: “Ritengo che nei giorni delle prossime festività i ristoranti debbano poter rimanere aperti anche la sera, perché già hanno sofferto tanto”.