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Nuovo Dpcm: il premier Conte annuncia le nuove misure

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte ha illustrato, nella conferenza stampa in diretta, tutte le nuove regole in vigore a partire dal 4 dicembre.

Dopo che il governo ha ultimato le misure da inserire nel nuovo dpcm in vigore dal 4 dicembre, Giuseppe Conte ha iniziato ad illustrare i contenuti nella conferenza stampa in diretta, iniziata alle 20.15. Il premier ha dichiarato che manterranno la divisione delle Regioni in zone a rischio, basandosi sui tre colori. “Sarà un Natale diverso da tutti gli altri, non meno autentico” ha dichiarato Conte.

Giuseppe Conte

Nuovo dpcm: la conferenza stampa di Conte

L’annuncio agli italiani arriva al termine dell’ultima giornata di discussioni e vertici con gli amministratori locali e gli esperti del Comitato tecnico-scientifico. Giuseppe Conte ha spiegato che manterranno la divisione delle Regioni in aeree rischio basate sui colori. Con tutta probabilità, seguendo le regole, in due settimane tutte le Regioni entreranno in zona gialla. I risultati sono confortanti, ma non bisogna abbassare la guardia, perché nelle feste si potrebbe rischiare una nuova impennata di contagi.

Ci saranno nuove restrizioni, perché bisogna scongiurare il rischio di una terza ondata che potrebbe arrivare a gennaio. Gli spostamenti dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati, anche per raggiungere le seconde case. Il 25, 26 dicembre e il 1 gennaio sono vietati gli spostamenti nei Comuni. Rimane il coprifuoco delle 22, ma a Capodanno sarà esteso fino alle 7 del mattino. Per esigenze lavorative, di salute e di necessità ci si potrà spostare, così come per prestare assistenza alle persone non autosufficienti. Il premier ha spiegato che gli spostamenti sono consentiti per tornare nella propria casa.

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Gli italiani che andranno all’estero dovranno poi sottoporsi alla quarantena una volta tornati in Italia, così come i turisti stranieri. La didattica in presenza delle scuole superiori sarà garantita dal 7 gennaio, per il 75% degli studenti. Bar e ristoranti saranno aperti a pranzo, ma sarà sempre possibile l’asporto e la consegna a domicilio. Per quanto riguarda le feste in casa, Conte ha dichiarato di non poter entrare in casa delle persone e imporre delle limitazioni, per questo ha deciso di raccomandare fortemente di non ricevere a casa persone non conviventi. Gli alberghi rimarranno aperti, ma il 31 dicembre non sarà possibile organizzare veglioni, quindi dopo le 18 saranno chiusi. Dal 4 dicembre al 6 gennaio i negozi potranno rimanere aperti fino alle ore 21.00. Nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali rimarranno chiusi, tranne farmacie, tabacchini e supermercati. Le crociere saranno sospese, così come le attività sciistiche.

Il premier ha parlato del piano Extra Cash Back, ovvero un rimborso per tutti coloro che pagano con Carte e App. Il rimborso è del 10% fino al 150 euro. Sarà valido anche per gli acquisti online, anche se ora è il momento di favorire i negozianti. Per partecipare bisogna scaricare l’app IO, per poi identificarsi con carta d’identità e SPID.

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Scorta e ristorante: la smentita

Giuseppe Conte è stato molto criticato in questi giorni per via dello scandalo della scorta, associato alla fidanzata Olivia Paladino. La Procura sta indagando sull’uso della scorta e dell’auto blu da parte della signora. Si è parlato anche del fatto che il premier e la sua compagna sarebbero andati a mangiare in un ristorante il 31 ottobre, oltre l’orario del coprifuoco. Conte ha voluto smentire pubblicamente entrambe le situazioni, rispondendo ad una domanda che gli è stata posta durante la conferenza. Il premier ha spiegato che la sua compagna non ha utilizzato la sua scorta, ma che stava attenendo lui che era poco distante. Per quanto riguarda il ristorante, Conte ha sottolineato che l’ultima volta che sono andati a mangiare fuori è stato a settembre e che si tratta di voci diffamatorie e completamente false.

Ha ricevuto attacchi personali anche la mia compagna Olivia Paladino, mi spiace molto: è stato detto che il 31 ottobre saremmo stati a cena in un ristorante dopo che avevo firmato un dpcm per la chiusura dei ristoranti, è falso e diffamatorio. L’ultima volta che siamo stati al ristorante è stato il 25 settembre. Un esponente di Fdi mi accusa per un uso improprio della scorta, è completamente falso: la mia compagna non ha preso l’auto di scorta, non ho mandato la scorta, la scorta era lì per me, era in attesa che scendessi. L’uomo della scorta è intervenuto perché ha visto concitazione e trambusto” sono state le parole del premier.

Vaccino anti-Covid: sarà obbligatorio?

Al premier è stato chiesto per quale motivo non si fa una campagna vaccinale obbligatoria contro il Covid, come è stato fatto per debellare altre malattie in passato. Giuseppe Conte ha spiegato di preferire un approccio liberale, come prevede la Costituzione. Se saremo in grado di mantenere l’andamento dei contagi in discesa, come sta accadendo ora, il vaccino rimarrà facoltativo. Non ha nessuna intenzione di renderlo obbligatorio.

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Protesta in Aula durante la diretta

Mentre Giuseppe Conte era in diretta televisiva per illustrare le nuove misure anti-Covid per affrontare in sicurezza le festività natalizie, il centrodestra ha scatenato un’accesa protesta in Aula della Camera. L’accusa è verso il presidente del Consiglio, a detta loro colpevole di aver instaurato una vera e propria “dittatura“. I deputati delle opposizioni hanno intonato cori, al grido di “libertà“, esponendo anche dei cartelli. Fabio Rampelli ha dovuto sospendere la seduta. Il clima si è scaldato soprattutto dopo l’intervento di Riccardo Molinari, capogruppo della Lega. “Avevamo chiesto, dopo che il premier aveva annunciato su facebook la diretta tv sul nuovo Dpcm, che venisse a parlare alla Camera visto che l’Aula è convocata, noi stiamo lavorando. Ma evidentemente il premier ha preferito un’altra strada invece che ascoltare la richiesta di una parte del Parlamento, scavalcando le istituzioni democratiche, ricorrendo a una prassi che si usa nei regimi autoritari, come nella dittatura di Pinochet, nel venezuela di Maduro, ha preferito parlare direttamente al popolo come un caudillo qualsiasi, ma in nome del Covid non si può fare carta straccia della democrazia” ha dichiarato Molinari.