> > Bonaccini: "Dpcm deciso senza confronto, penalizzati i piccoli centri"

Bonaccini: "Dpcm deciso senza confronto, penalizzati i piccoli centri"

bonaccini

Scritto senza un confronto con le Regioni e con norme che penalizzano i piccoli Comuni: l'opinione di Bonaccini sul nuovo dpcm.

Come i colleghi Zaia e Fontana, anche il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha lamentato come l’ultimo dpcm sia stato deciso senza un confronto con le Regioni. I Presidenti hanno infatti appreso i contenuti del testo in tarda serata, la bozza è arrivata nella notte e hanno avuto soltanto poche ore per definire osservazioni e proposte.

Bonaccini sul nuovo dpcm

In un momento come questo, prima di ogni cosa, servono confronto, collaborazione e unità“, ha affermato in un’intervista al Corriere della Sera. E invece gli amministratori locali non hanno potuto né discutere né condividere misure che avranno un impatto rilevante sui cittadini. Tra queste alcune norme da lui definite paradossali come la possibilità di muoversi per decine di chilometri in una metropoli e il divieto di percorrere poche centinaia di metri tra piccoli comuni.

Oltre al tema della tutela della salute, ha spiegato, ne esiste anche uno sociale che riguarda le categorie più deboli: persone sole o in situazioni di fragilità ma anche anziani i cui figli o parenti più stretti vivono e lavorano lontano o semplicemente nel Comune accanto. “Anche la solitudine può uccidere o rendere non degna la vita di chi non ha altro che l’affetto di un figlio“, ha sottolineato.

Interrogato poi sulla possibilità che lo stato centrale abbia la supremazia sulla sanità rispetto alle Regioni, Bonaccini ha affermato che “chiunque pensi di far gestire a Roma la sanità pubblica del nostro territorio, non troverebbe l’opposizione del sottoscritto, ma della gran parte degli emiliano-romagnoli“. Più che ricette singole, ha concluso, servirebbe un piano massiccio di investimenti per la sanità pubblica italiana con il rafforzamento del rapporto fra stato centrale e territori.