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Abruzzo zona arancione, firmata l'ordinanza: governo invia la diffida

abruzzo zona arancione

Il presidente Marsilio ha firmato l'ordinanza che rende l'Abruzzo zona arancione. Nel frattempo il governo ha già inviato la lettera di diffida.

Il governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio ha firmato l’ordinanza con cui dichiara la sua regione zona arancione, ma poche ore dopo è giunta anche la diffida del governo si è detto pronto ad impugnare il provvedimento perché giunge due giorni prima rispetto alle scadenze prefissate, anche se di fatto i tempi tecnici fanno sì che le disposizioni del Presidente possano essere in vigore indisturbate per il 7 e l’8 dicembre. Nella lettera indirizzata a Marsilio, i ministri Boccia e Speranza hanno ribadito la volontà di poter intraprendere ogni tipo di iniziativa per garantire l’applicazione uniforme delle restrizioni su tutto il territorio nazionale.

La diffida del governo

A poche ore dall’annuncio dell’ordinanza abruzzese è arrivata la diffida del governo a nome dei ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia: “La invitiamo e diffidiamo a revocare ad horas l’ordinanza regionale n. 106 del 6 dicembre 2020, ricordandoLe le gravi responsabilità che potrebbero derivare dall’applicazione delle misure da Lei introdotte riguardo alla salute dei cittadini abruzzesi. Ci riserviamo, in mancanza, di intraprendere ogni iniziativa, anche giudiziaria, per garantire l’uniforme applicazione delle misure volte alla gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e salvaguardare, in particolare, il bene primario della salute delle persone”.

Una lettera a cui il presidente abruzzese ha prontamente risposto: “Ho ricevuto intorno a ora di pranzo la lettera di diffida firmata dai ministri Boccia e Speranza: io non voglio drammatizzare il conflitto con il Governo ma francamente considero eccessivo se non risibile il tono intimidatorio e la minaccia di responsabilità penale rispetto ai contagi che deriverebbero da questo evento”.

Abruzzo zona arancione: firmata l’ordinanza

Il dpcm prevede infatti che, prima che una regione cambi colore, devono trascorrere due settimane. Periodo che per l’Abruzzo, l’unico territorio italiano ad essere rimasto rosso, scadrebbe il 9 dicembre. Il governatore ha però ritenuto opportuno anticipare l’allentamento delle restrizione in virtù di un miglioramento della situazione epidemiologica.

A poco probabilmente servirà la diffida del governo, annunciata la sera prima dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e che però giungerebbe in concomitanza con l’annuncio della zona arancione da parte dello stesso esecutivo.

Dato che le scuole sono chiuse per il ponte dell’Immacolata, l’ordinanza di Marsilio avrà effetto solo sugli spostamenti e sull’apertura dei negozi. Sarà infatti possibile muoversi liberamente all’interno del proprio Comune anche se per uscirne sarà necessario avere delle comprovate esigenze di salute, lavoro o necessità. Rimane sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Inoltre gli esercizi commerciali al dettaglio potranno riaprire: a causa dell’incertezza la metà dei commercianti è però rimasta chiusa nel primo giorno di valenza del provvedimento in modo da evitare eventuali sanzioni e multe.