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Mes, via libera anche del Senato: 156 favorevoli

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Dopo il voto favorevole della Camera dei Deputati anche il Senato si è espresso positivamente con 156 voti favorevoli.

Il Premier Giuseppe Conte è intervenuto alla Camera dei Deputati per illustrare i contenuti del prossimo Consiglio Europeo tra cui la riforma del Mes e i rapporti internazionali. Sono seguiti la discussione e il voto dell’Aula prima di passare in Senato, dove l’informativa ha avuto inizio alle 16.

Al termine dell’informativa, la Camera ha votato a favore (con 314 sì e 239 no) della risoluzione di maggioranza sul fondo salva Stati. Anche il Senato si è espresso in modo favorevole dando così il via libera alla risoluzione di maggioranza. Si contano 156 sì contro 129 voti contrari.

Mes, Senato vota sì

Dopo il voto favorevole della Camera dei Deputati, anche il Senato ha espresso un voto di maggioranza positivo nei confronti del Mes con 156 voti favorevoli, mentre i voti contrari sono stati 129. Questo di fatto ha dato il via alla risoluzione della maggioranza.

Mes: Conte alla Camera

Solo una risposta europea può consentire di superare la pandemia. Stiamo lavorando in stretto contatto con la Commissione Europea e sosteniamo gli sforzi della presidenza tedesca volti a una soluzione rapida a questa situazione di stallo causato dal veto ungherese e polacco. I cittadini dei 27 stati membri non perdonerebbero un segnale che contraddica l’accordo raggiunto e che presenti un profondo irreversibile cambiamento di paradigma.

Per la prima volta l’UE si è fatta promotrice di politiche espansive per raggiungere strategie condivise e obiettivi comuni. Una risposta radicalmente diversa rispetto al passato quando di fronte ad altre crisi si adottarono scelte spinte da una logica di austerità, rivelatesi inadeguate per far riprendere i paesi e anche poco efficaci per contenere il debito. Il vertice del prossimo 11 dicembre discuterà il pacchetto di riforme approvato dall’Eurogruppo che consta di 3 elementi: la riforma del Mes, la decisione sull’introduzione anticipata del dispositivi di sostegno al fondo di risoluzione unico e l’accordo sulla valutazione dei rischi dell’unione bancaria.

Com’è noto la riforma del Mes conteneva il Backstop comune, che è un obiettivo cardine per il nostro Paese, a partire da 2024. Grazie al contributo italiano l’Eurogruppo ha trovato un’intesa per l’introduzione anticipata del meccanismo. L’Italia nell’ambito della conferenza sul futuro dell’UE proporrà novità sul Mes con l’obiettivo di assicurare un maggiore raccordo con le strutture dell’Unione. Il modello a cui ispirarsi è il Next generation UE che auspico possa diventare strutturale.

I temi del Consiglio Europeo

Tra gli altri temi che verranno discussi nel Consiglio Europeo ci saranno anche i rapporti con la Turchia. A tal proposito ritengo essenziale che l’UE parli con una sola voce unita e credibile per non innescare dinamiche di escalation. Si discuteranno anche i rapporti transatlantici: se riteniamo che gli USA rimarranno concentrati su priorità interne, sono convinto del fatto che il presidente Biden avrà un approccio molto positivo al multilateralismo e certo che considererà l’Europa come un asset. Starà comunque all’Unione dettare un indirizzo politico che possa intercettare le priorità americane come la ripresa sociale ed economica ma anche il tema climatico e il rilancio del commercio internazionale.

Vi sarà inoltre l’informativa di Macron e Merkel che risponde all’esigenza di avere una discussione politica fra i leader prima di procedere al rinnovo delle sanzioni economiche nei confronti della Federazione Russa evitando automatismi e ricordando sempre il loro carattere strumentale. Si tratterà poi del rapporto con il Regno Unito e in particolare del tema della parità delle condizioni. Sono sfide complesse, numerose e di varia natura e intensità.

“Serve massima coesione nella maggioranza”

Siamo tutti chiamati a compiere ciascuno per il proprio ruolo uno sforzo collettivo per essere all’altezza di questo compito. Spesso qui mi sono appellato alle forze di opposizione e devo riconoscere che in alcuni passaggi questi appelli hanno trovato ascolto. Ribadisco che il tavolo del confronto con le opposizioni è aperto ma abbiamo bisogno della massima coesione delle forze di maggioranza. Il confronto dialettico all’interno del governo è un segno di vitalità e ricchezza ma è salutare che sia fatto con spirito costruttivo e non ci faccia distrarre fagli obiettivi della nostra azione. Io vi assicuro determinazione per fornire il giusto contributo critico alle riforme in corso“.