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Climate Ambition Summit 2020, Conte: "Dobbiamo agire nell’interesse del pianeta"

Presidente

In occasione del quinto anniversario dell’Accordo di Parigi, il presidente Giuseppe Conte è intervenuto al Climate Ambition Summit del 12 dicembre 2020.

L’emergenza sanitaria causata dal coronavirus ha costretto le organizzazioni governative mondiali a posticipare numerosi eventi e incontri fondamentali al prossimo anno. Nel mese di maggio, ad esempio, la ventiseiesima Conferenza mondiale sul clima progettata dalle Nazioni Unite, la cosiddetta COP26, è stata riprogrammata per l’autunno del 2021 così come la COP15 dedicata al tema della biodiversità.

Ciononostante, sono state anche varate alcune iniziative da sviluppare in via telematica. Tra queste, il Climate Ambition Summit fissato dalle Nazioni Unite e dal Regno Unito per sabato 12 dicembre 2020.

Climate Ambition Summit 2020

Il summit è stato organizzato in data 12 dicembre per celebrare il quinto anniversario dell’Accordo di Parigi, firmato nella capitale francese il 12 dicembre 2015.

L’iniziativa è stata sostenuta a causa dell’attuale situazione climatica particolarmente complessa e delicata: nelle ultime ore, infatti, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha rivolto un appello a livello internazionale spingendo i governi a dichiarare «lo stato di emergenza» per i cambiamenti climatici. I temi più volte denunciati da Guterres sono stati oggetto di dibattito durante il recente summit sul clima.

All’incontro, ha partecipato anche l’Italia, rappresentata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, che ha ribadito l’impegno del paese a sostenere nuove e innovative misure all’insegna della salvaguardia climatica e ambientale.

 

La dichiarazione di Conte al ‘Climate Ambition Summit’

Durante il suo intervento al Climate Ambition Summit del 12 dicembre 2020, il presidente Conte ha tenuto un discorsodichiarando quanto segue: «Il mondo continua ad affrontare l’aumento delle emissioni e della temperatura globali a un ritmo allarmante. Tuttavia, di fronte a questa enorme sfida, abbiamo l’opportunità di costruire di nuovo, meglio e in modo più ‘green’. La comunità scientifica afferma che siamo ancora in tempo per intervenire la rotta del nostro futuro a condizione di procedere con una determinazione senza precedenti. Dobbiamo agire ora per salvaguardare il nostro pianeta, per ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi e per garantire un futuro sostenibile, che appartiene più alle giovani generazioni che a noi. Pertanto, l’Italia – scelta come presidenza del G20 2021 e partner del Regno Unito per la COP26 – si impegna a dare un contributo importante a questo sforzo comune: vogliamo utilizzare la nostra particolare responsabilità l’anno prossimo per consentire accordi ambiziosi e lungimiranti nel quadro delle tre Convenzioni di Rio sul clima, sulla biodiversità e sulla desertificazione. Rimaniamo fermi nell’impegno globale di consegnare 100 miliardi di dollari entro il 2020 per supportare le economie in via di sviluppo nel raggiungimento dei nostri obiettivi climatici condivisi. Il cambiamento climatico colpisce prima e più duramente i più vulnerabili. L’Italia ha sempre prestato particolare attenzione alla loro necessitò di rafforzare la propria resilienza agli impatti climatici attuali e futuri. Per questo sono orgoglioso di annunciare l’impegno dell’Italia a donare 30 milioni di euro al Fondo di adattamento delle Nazioni Unite. Il nostro pianeta è una delle componenti chiave della Presidenza italiana del G20, insieme a popolo e prosperità: il benessere della nostra ‘casa comune’ è il primo, essenziale passo per garantire il benessere dell’umanità. Oggi, nel quinto anniversario dell’Accordo di Parigi, dobbiamo dare prova di leadership, ricordando che le nostre azioni risuoneranno ad alta voce nel resto del mondo».