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Matteo Renzi: "Ci sono i numeri per una nuova maggioranza"

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Matteo Renzi leader di Italia Viva, chiede di verificare in Parlamento i numeri per una nuova maggioranza. Questa l'ultima mossa di Renzi contro Conte

Continua il pressing di Matteo Renzi al governo, chiedendo per il terzo giorno, l‘annullamento della discussione sulla gestione dei fondi del Recovery plan, ed evoca lo spettro della caduta del governo.

Renzi: “Si verifichi una nuova maggioranza”

Matteo Renzi non vuole saperne di ritirare le minacce che, in questi ultimi due giorni, ha fatto cadere sul tavolo del governo: ossia la caduta dello stesso, se non si cambierà la cabina di regia per la gestione dei fondi del Recovery plan. Tanto che è arrivato a dire: -“Se Conte vuole pieni poteri come li chiese Salvini, io dico di no. In quel caso ritireremo l’appoggio al governo. Non è un problema di posti nel governo, che pure sono stati offerti, ma il meccanismo di dibattito previsto dalle regole istituzionali non può essere sacrificato con un piccolo accordo. Non posso accettarlo. Noi di Italia Viva siamo decisivi per il governo”.

Ma Renzi non si ferma, e va oltre: -“In Italia, il sistema prevede che il Presidente della Repubblica debba verificare se in Parlamento ci sono i numeri per formare un altro governo. E se si trovano, è fatta. Altrimenti si va al voto”.

E a chi gli domanda se poi i voti effettivamente ci siano, risponde: -“Penso di sì. Anche se prima di arrivare a questo, vorrei che il Presidente del Consiglio si tranquilizzasse e venisse in Parlamento per cambiare tutto”.

A ben guardare però, il leader di Italia Viva non sembra tanto sicuro, primo perchè non c’è la sicurezza sui voti in parlamento, che dovrebbero provenire, forse da Forza Italia? Non proprio scontato, visto che il partito di Berlusconi, fa parte dell’opposizione, e anche se quest’ultima è per la maggior parte a trazione sovranista, Forza Italia con gli altri due componenti, Lega e FdI, ha pur sempre una storia in condivisione, oltre che una serie di Regioni e comuni, che dirigono insieme.

Se invece i numeri non ci fossero e si andasse al voto, in questo momento non è così sicuro che Italia Viva riuscirebbe a garantirsi un posto in Parlamento, considerando che attualmente, numeri alla mano, viene data dai sondaggi circa al 3%. Il che equivale a soli 5 seggi, con questa legge elettorale. Se poi si considera anche il taglio dei parlamentari, Italia Viva avrebbe un organico ridotto del 90%, oltre ad una liquidità nettamente inferiore, rispetto ai 2.5 milioni che percepisce attualmente, tra rimborsi vari. 

La risposta della maggioranza

A rispondere alle bordate di Renzi ci hanno pensato diversi esponenti della maggioranza, sia del Pd che dei 5stelle. Tra questi, il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, e l’ex guardasigilli Orlando: -“Mi auguro che la vicenda di queste ultime ore non produca un Papeete natalizio: credo che questo Paese non ne abbia bisogno. Ma se dovesse essere così, dovremo utilizzare la legge elettorale che c’è.

Va però detto che Conte è il capo di una maggioranza e deve farsi carico della coesione di questa maggioranza. Abbiamo chiesto a Conte una verifica del programma. Abbiamo la pretesa di avere un punto di vista dentro la coalizione ma abbiamo sempre cercato di farlo valere attraverso la mediazione. Tutte le forze politiche devono dire cosa vogliono fare nei prossimi passaggi. Io rischi ne vedo molti, i leader tirano la corda ma poi le corde si spezzano”.

Ipotesi quelle di una nuova maggioranza rispedite al mittente anche da Boccia, e dal ministro Bonafede, per quanto riguarda il movimento 5stelle: -“È irresponsabile attaccare il governo di cui si fa parte, per di più da un quotidiano estero, minacciando addirittura una crisi mentre il Consiglio Ue è ancora in corso e l’Italia sta facendo valere le proprie ragioni. Questo vuol dire indebolire deliberatamente l’Italia a livello internazionale”.