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Francesi respinti alla frontiera, Di Muro: "Una tomba per l'economia"

di muro

"L'isolamento è una tomba per l'economia", ha detto onorevole Flavio Di Muro di Ventimiglia in merito ai francesi respinti al confine con l'italia.

In Francia è scattata una nuova stretta per l’emergenza Coronavirus in vista delle feste. I cittadini non potranno attraversare il confine. Molti di loro erano soliti farlo semplicemente per effettuare delle compere nel territorio italiano. Se da un lato questo provvedimento protegge l’Italia dalla diffusione dei contagi, dall’altro lato potrebbe causare danni all’economia. Ne ha parlato l’onorevole Flavio Di Muro di Ventimiglia.

Il blocco al confine tra Francia e Italia

Per ora il flusso dei veicoli è abbastanza ridotto – ha detto Flavio Di Muro intervistato alla barriera di Ponte San Ludovico – e comunque quelli in vigore da oggi sono provvedimenti che si riferiscono alla Francia. A questa frontiera ci sono controlli soprattutto verso i francesi che devono dimostrare di essere no-Covid e avere una valida giustificazione. Quindi non si vede al momento l’auspicata ripresa di flussi turistici e commerciali tra le due nazioni”.

L’esponente della Lega ha parlato inoltre dei danni che ciò causa ai Comuni al confine: “La toccata e fuga giornaliera dei francesi per fare qualche acquisto da noi è la vita per Ventimiglia e per altri centri del nostro ponente. L’economia in questi comuni è basata sul flusso di prossimità francese, basta pensare al mercato del venerdì a Ventimiglia e a tutte le attività di bar e ristorante che adesso fanno fatica ad arrivare alla fine del mese”.

Aggiungiamo – prosegue – anche le assenze dei turisti piemontesi e soprattutto dei cuneesi che hanno anche la difficoltà dei collegamenti in Val Roja dopo la tempesta di inizio ottobre oltre ai lombardi che hanno i loro problemi di contagi, noi che abbiamo una situazione migliore siamo costretti all’isolamento che è la tomba della nostra economia“.

Le norme sulla mobilità in Italia

Flavio Di Muro si è espresso anche in merito alle norme sulla mobilità in Italia durante le feste: “Si evidenziano idee confuse e contraddittorie soprattutto sugli spostamenti tra comuni, sono prese di posizione che non hanno nessuna base scientifica e sanitaria. Sindaci e governatori hanno chiesto di rivedere queste norme che si riferiscono a Natale e Capodanno: il Governo sembra ci stia pensando, speriamo che decida prima del 24 dicembre“.

La volontà, infatti, è di trascorrere il Natale in famiglia. “Il mio consiglio personale è quello di trascorrere le feste con i propri cari anche se il Governo, per ora ce lo impedisce. Il momento è difficile e la priorità è la salute pubblica. Cerchiamo di limitarci ma è chiaro che le famiglie devono vedersi per ritrovare il senso di comunità che si respira nel nostro Paese nonostante l’emergenza sanitaria“, ha concluso.