> > Natale, Francesco Boccia: “Ipotizzare il cenone è sbagliato”

Natale, Francesco Boccia: “Ipotizzare il cenone è sbagliato”

Boccia ipotizzare cenone sbagliato

Il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia a La7 ha parlato delle prossime misure che potrebbero essere messe in atto a breve.

“È un passaggio importante, siamo pronti e siamo tra i primi, poi discuteremo anche delle misure restrittive”. A dichiararlo è il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia che nel corso della trasmissione DiMartedì in onda su La7 ha parlato di ciò che potrebbe accadere a breve in Italia con l’irrigidimento delle misure durante il periodo natalizio. Nel corso dell’intervento ha inoltre parlato dell’importanza di non scegliere la strada del lockdown nazionale pur sottolineando comunque quanto sia cruciale “mettere in sicurezza le reti sanitarie il più possibile”.

Infine ha anticipato che potrebbe anche terminare la fase della “zonizzazione” che porterà nuovamente l’Italia sotto un unico colore. Infine il tasto dolente vale a dire il cenone di Natale a cui gli italiani dovranno rinunciare. “Ipotizzare assembramenti è folle. Ipotizzare il cenone oltre i conviventi è una cosa sbagliata”, ha dichiarato il Ministro Boccia.

Boccia, “Ipotizzare il cenone è sbagliato”

Lo ha annunciato il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia durante un intervento nella trasmissione di La7 “Di Martedì”. In questo periodo che precede il Natale sarà necessario chiudere il più possibile onde evitare la formazione di assembramenti.

Abbiamo scelto di non fare un lockdown nazionale, ma è evidente che dobbiamo mettere in sicurezza le reti sanitarie. Io penso che sia utile e necessario restringere ancora di più durante le festività. Questa è la posizione che viene fuori dal Cts, che verrà fuori anche dalle Regioni, ce lo chiedono i Comuni e penso che sia molto responsabile da parte nostra essere conseguenti”, ha precisato il Ministro Francesco Boccia.

Sull’irrigidimento delle misure durante il periodo natalizio ha puntualizzato: “La decisione che si aspetta riguarda tre giorni, ovvero 25 26 e 31 dicembre, più che tutto il resto del periodo che è già sottoposto a prescrizioni molto chiare. Io ritengo che dalle giornate prefestive in poi, fino al 6-7 gennaio, è più utile per tutti chiudere il più possibile. Vogliamo chiudere il più possibile”.