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Inchiesta nomine: Virginia Raggi è stata assolta dall'accusa di falso

Virginia Raggi autoisolamento

Virginia Raggi è stata assolta anche in Appello nel processo relativo alle nomine in Campidoglio: il pg aveva chiesto una reclusione di 10 mesi.

Virginia Raggi è stata assolta dai giudici della Corte d’Appello dall’accusa di falso nell’ambito del processo relativo all’inchiesta sulle nomine in Campidoglio. Il sostituto procuratore generale di Roma Emma D’Ortona aveva chiesto 10 anni di reclusione.

Inchiesta nomine: Virginia Raggi assolta

La vicenda riguarda la nomina (poi ritirata) di Renato Marra a capo del Dipartimento Turismo. Secondo l’accusa il fratello Raffaele Marra, all’epoca capo del personale, avrebbe partecipato al processo decisionale per nominare il congiunto. “La sindaca conosceva la posizione di Raffaele Marra e ha omesso di garantire l’obbligo che costui si astenesse nella nomina del fratello“, ha affermato il procuratore.

Nel mirino della magistratura c’è una dichiarazione che la prima cittadina aveva fatto alla responsabile Anticorruzione del Campidoglio. Costei aveva infatti detto che Raffaele aveva avuto un ruolo meramente compilativo nella nomina del fratello mentre secondo l’accusa avrebbe partecipato alla decisione (tanto che egli ha ricevuto una condanna per abuso d’ufficio) . La difesa ritiene invece che l’esponente pentastellata sia stata raggirata a sua insaputa da Raffaele Marra per favorire il fratello. “L’Anticorruzione non chiedeva alla sindaca se Marra avesse partecipato o meno al processo di nomina, ma cosa in concreto avesse fatto“, hanno spiegato i legali Pierfrancesco Bruno, Alessandro Mancori ed Emiliano Fasulo.

La sentenza di secondo grado è attesa nella giornata di sabato 19 dicembre. In primo grado la Raggi venne assolta con formula piena perché “il fatto non costituisce reato“.