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Scuola, ritorno tra i banchi: le condizioni del Viminale

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Ritorno tra i banchi di scuola per gli studenti delle superiori, ma solo al 50%, il Viminale avverte: 'Percentuale non può salire'.

Ritorno tra i banchi di scuola a partire dal 7 gennaio 2021 per gli studenti delle superiori, ma ad alcune condizioni. Il rientro sarà infatti solo al 50% e il Viminale ha proibito di andare oltre tale percentuale. Il resto degli studenti, dunque, continuerà a partecipare alle lezioni tramite DAD. Opportuni chiarimenti sono stati dati da una dettagliata circolare proprio da parte del Viminale, in seguito all’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Il Ministero dell’Interno ha parlato chiaro: la soglia del 50% non potrà essere in alcun modo superata.

Scuola, ritorno tra i banchi: parla il Viminale

Il 7 gennaio 2021 molti studenti delle superiori torneranno a scuola, ma solo al 50%. Tramite una circolare, il Viminale ha spiegato che non si potrà in alcun modo superare tale soglia: “Si precisa che la percentuale del 50% rappresenta un elemento fisso, nel senso che la ripresa della didattica in presenza non potrà superare tale limite nell’arco temporale definito dalla stessa ordinanza, ovvero dal 7 al 15 gennaio”. Non è prevista alcuna deroga al momento. A confermarlo Marco Bruschi, capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione: “So che alcuni di voi hanno già rimodulato ai sensi dell’ordinanza per adottare, sino al 15 gennaio, la partecipazione in didattica in presenza al 50%. Ricordo che si tratta di disposizioni non derogabili. Il prezioso lavoro che tutti avete svolto per il rispettare il 75% è, di fatto, rinviato”.

Conte: rientro “almeno al 50%”

Ma anche lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato di un ritorno a scuola “almeno al 50%” come affermato lo scorso 30 dicembre nel corso di una conferenza stampa. Un limite che al momento la scuola italiana non può permettersi di superare. Come si legge da Repubblica tale disposizione è stata ufficializzata lo scorso 23 dicembre durante l’accordo tra ministeri, regioni ed enti locali.