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Zaia: "Ho molte perplessità sulla riapertura delle scuole il 7 gennaio"

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Luca Zaia non cela di essere perplesso sulla riapertura delle scuole sottolineando i rischi connessi alla ripresa della didattica in presenza.

Il governatore del Veneto Luca Zaia ha espresso le sue perplessità in merito alla riapertura delle scuole in programma per il 7 gennaio. Tanto le aule quanto i mezzi pubblici, ha spiegato, possono essere terreno di coltura del coronavirus e far aumentare i contagi.

Zaia sulla riapertura delle scuole il 7 gennaio

Intervistato da Repubblica, l’esponente del Carroccio ha affermato come sia ormai assodato che le curve della diffusione dell’infezione siano collegate alla ripresa della didattica in presenza. Pur riconoscendo il diritto dei ragazzi a tornare sui banchi, non ha potuto non ammettere che “se si contagiano la letteratura dice che in molti casi sono asintomatici e con cariche virali alte“.

Con il rischio che propaghino il virus anche su autobus, treni e in famiglia. Per questo ha chiesto al dipartimento di prevenzione della sua Regione di elaborare delle valutazioni sul da farsi in base alle quali deciderà come agire.

Zaia ha poi sottolineato come in Veneto il virus si stia diffondendo in modo massiccio. Se prima circolava maggiormente il nordovest, ha continuato, ora l’infezione ha colpito il nordest causando un aumento della pressione ospedaliera. Nella sua regione ci sono infatti 3.400 persone ricoverate, di cui 400 in terapia intensiva.

Ha poi fatto il punto sulle mutazioni del virus, spiegando che dalla sequenziazione si è notato che quello di marzo non è più presente e che anche quello estivo, che generava prevalentemente asintomatici, è scomparso. Ora si hanno infatti otto ceppi in circolazione dei quali uno è quello inglese più contagioso e due sono presenti solo in Veneto. Di qui il suo monito: “Non dobbiamo banalizzare il momento né tanto meno abbassare la guardia“.