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Covid, Italia in zona arancione 9 e 10 gennaio: le decisioni del governo

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Il 9 e 10 gennaio sarà in zona arancione ma non è tutto: si pensa anche ad un cambio d'orario per il coprifuoco e divieti nelle case degli italiani.

Si è conclusa la riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione della maggioranza per decidere l’introduzione di ulteriori misure restrittive in vista della scadenza del Decreto Natale. Il vertice – al quale hanno partecipato anche i membri del Comitato tecnico scientifico, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro – è stata utile inoltre per fare il punto sull’attuale situazione epidemiologica del Paese, in modo da stabilire eventuali misure di contrasto specifiche.

Covid, 9 e 10 gennaio Italia in Zona arancione

Dalla riunione è emerso che il 9 e il 10 gennaio sarà instaurata in Italia la zona arancione. Tale decisione sarà ufficializzata con un’ordinanza che verrà firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza. Oltre a ciò sarebbero in corso ulteriori valutazioni per formalizzare nuove strette per ciò che riguarda i giorni dal 10 al 15 gennaio, in alternativa di emanare un nuovo Dpcm che contiene nuove restrizioni. Il governo pensa di prorogare fino al 15 gennaio la norma che vieta di ospitare all’interno della propria abitazione più di due persone non conviventi.

Contestualmente l’Italia tornerebbe nuovamente suddivisa in zone sulla base dell’indice Rt rilevato. Nello specifico con rt pari a 1,25 verrà instaurata la zona rossa. Con un indice Rt pari 1 la zona arancione. Infine ultimo, ma non meno importante sarebbe stata formulata la possibile di un eventuale coprifuoco già dalle ore 20.
In ogni caso l’esecutivo ha convocato le Regioni il 3 gennaio, mentre alle ore 19 si riunirà il Cts.

Brusaferro: “Non è il momento di rilassarsi”

Insomma nonostante la zona gialla le indicazioni sarebbero quelle di non lasciarsi andare ad un incauto ottimismo, dato che il rischio di ripiombare in una nuova ondata sarebbe dietro l’angolo. Lo ha affermato anche il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, che ha commentato: Non è il momento di rilassarsi. Viviamo in una pandemia, il virus circola diffusamente nel Paese e i servizi sanitari sono sotto stress”. Nel frattempo è certo lo slittamento della riaperture degli impianti sciistici al 15 gennaio, mentre per piscine e palestre è ancora dibattito all’interno della maggioranza.

Bellanova, poco chiarezza sul piano vaccinale

Il Ministro di Italia Viva Teresa Bellanova non ha usato mezzi termini nel corso della riunione dichiarando come manchi chiarezza per ciò che concerne il piano vaccinale. Ha poi aggiunto: “Il patto con le categorie penalizzate a Natale va mantenuto e il DL per i ristori va fatto subito. Sappiamo perfettamente che la ristorazione è stato uno dei settori più esposti e colpiti. I ristori vanno quantificati e garantiti nel prossimo DL. E vanno decisi ristori adeguati per il sistema agroalimentare, su cui ricadono le misure di chiusure e limitazioni del canale ristorazione”.