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Governo Renzi non vuole fare cadere il Governo, vuole sistemare la Boschi

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Matteo Renzi non mira a fare cadere l'esecutivo, ma solo a sistemare il suo braccio destro Maria Elena Boschi

Matteo Renzi ha paventato una possibile crisi di Governo e minacciato di far cadere Conte, ma in realtà, secondo un’ultima indiscrezione, potrebbe mirare solo a fare in modo di dare alla Boschi – il suo braccio destro all’interno di Italia viva – un ruolo nell’esecutivo. Le eventuali dimissioni di Conte, infatti, non comporterebbero nuove elezioni, in quanto lo stesso Renzi sa benissimo che in questo caso sarebbe impossibile per lui fare parte di un nuovo Governo. Secondo alcune indiscrezioni, dunque, il suo “piano” sarebbe fare in modo che la Boschi ottenga un ministero, magari pesante come la Difesa. Questo retroscena è stato riportato da Today.

Renzi vuole sistemare la Boschi nel Governo

“Le dimissioni di Conte servirebbero a inaugurare un corposo rimpasto di governo che porterebbe all’approdo di Maria Elena Boschi nel nuovo esecutivo – riferiscono fonti vicine al senatore Scandicci -. In due possibili ruoli: il primo, secondo Repubblica, è quello di ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti al posto di Paola De Micheli; il secondo è quello di responsabile della Difesa al posto di Lorenzo Guerini, che verrebbe così dirottato all’Interno”.

A ogni modo, il Movimento 5 stelle e il Partito democratico stanno preparando le contromisure. Il Ministro Stefano Patuanelli, in un’intervista a Repubblica, ha dichiarato che in questo caso si andrà a votare.

Dopo il Conte bis ci sono solo le elezioni. Se si andasse al voto con questa legge elettorale, l’unico modo per farlo sarebbe in coalizione con Pd e Leu”. Quindi, dopo il “tradimento” di Matteo Renzi, il Movimento è pronto a lavorare “come maggioranza sulle cose che ci uniscono, che sono tante. E mettendo davanti a tutto l’interesse del Paese che è fatto dei 69 miliardi a fondo perduto e 127 miliardi di prestiti del Recovery, dei 14 miliardi del React Eu, dei 43 miliardi del quadro finanziario pluriennale del bilancio europeo – continua Patuanelli -. Tutte queste risorse ci possono far disegnare un Paese che guardi alle generazioni future e questo deve essere il motore del governo”.