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Assalto al Congresso Usa, la reazione della politica italiana

Assalto Usa reazione politica italiana

L'assalto al Congresso Usa e la reazione della politica italiana.

Le immagini dell’assalto al Congresso Usa dei sostenitori di Trump hanno fatto inevitabilmente il giro del mondo. Da più parti è stato palesato lo sdegno nei confronti di atti così violenti. La doverosità di diverse figure pubbliche di dover commentare quanto avvenuto è in alcuni casi tornata scomoda a tutti i politici italiani che hanno sempre sostenuto Trump in questi anni e che, anche dopo la sua sconfitta, continuavano a dire che preferivano attendere l’esito del riconteggio dei voti prima di complimentarsi con Biden.

Assalto Usa, la reazione della politica italiana

Tra questi c’è naturalmente Matteo Salvini, da sempre grande fan del trumpismo. Nel suo tweet sul tema il segretario della Lega non cita l’ormai ex presidente Usa, ma si limita a scrivere: “La violenza non è mai la soluzione, mai. Viva la Libertà e la Democrazia, sempre e dovunque”.

Cita invece Trump Giorgia Meloni, ma lo fa forse non avendo ben compreso quanto avvenuto negli Stati Uniti: “Seguo con grande attenzione e apprensione quanto sta accadendo negli Stati Uniti, mi auguro che le violenze cessino subito come chiesto dal Presidente Trump. In questi momenti serve grande prudenza e serietà. Mi auguro che la situazione possa tornare al più presto alla normalità”. Solo dopo si scoprirà con un tweet di Trump che lo stesso in qualche modo comprenda e legittimi il sentimento di rivolta di quei cittadini e che l’intervento dei reparti speciali sia stato richiesto non da Trump, ma dal suo ex vice Pence.

A rispondere alla Meloni in maniera quanto mai diretta è Andrea Orlando, vicesegretario del PD, che, sempre su Twitter scrive: “No onorevole Meloni, Trump non ha chiesto di fermare la violenza. L’ha suscitata prima invitando da presidente a partecipare alla manifestazione attorno al Campidoglio e poi fingendo di fermarla ed insistendo sulla balla delle frodi elettorali. Adesso è il momento della verità”.

Significativo poi anche il tweet del governatore della Liguria, Giovanni Toti, che di base afferma come votare Trump si sarebbe rivelato uno sbaglio. Desolante spettacolo in America – scrive il presidente ligure – In democrazia i risultati si accettano, anche se non si condividono. Avrei votato per Trump. Oggi mi tocca dire: sbagliando”.

Decisamente più istituzionale infine il commento del presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte: “Seguo con grande preoccupazione quanto sta accadendo a #Washington. La violenza è incompatibile con l’esercizio dei diritti politici e delle libertà democratiche. Confido nella solidità e nella forza delle Istituzioni degli Stati Uniti”.