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Scuole ancora chiuse, Azzolina: "Studenti abbandonati, ma possono fare aperitivo"

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Le scuole resteranno ancora chiuse in molte Regioni, ma la ministra Lucia Azzolina non ci sta.

Molti governatori delle Regioni, a fronte del decreto nazionale sulla riapertura graduale delle scuole, hanno emanato provvedimenti più restrittivi. In Sicilia come in Campania, ad esempio, gli istituti superiori resteranno chiusi ancora per molto ed anche i più piccoli dovranno attendere qualche giorno per tornare sui banchi. Sostanzialmente quasi tutte le Regioni del Sud al momento stanno continuando con la Dad, anche per le scuole primarie. Una decisione che ha fatto infuriare la ministra Lucia Azzolina.

La rabbia di Azzolina

Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, in un’intervista al Corriere della Sera, si è scagliata contro coloro che hanno ulteriormente rinviato la riapertura delle scuole: “Rispetto alle superiori, il governo ha fatto tutto quello che poteva e gli impegni li ha mantenuti grazie anche al lavoro importante dei prefetti e della comunità scolastica. Molte Regioni si sono sfilate dall’accordo sulla riapertura e sarebbe bene che le famiglie e gli studenti capissero perché“, ha detto. La motivazione sarebbe culturale, non sanitaria: “Si chiude prima la scuola perché socialmente è stata messa nel fondo dello sgabuzzino. Devono spiegarmi perché, dove è quasi tutto aperto, gli studenti al pomeriggio possono andare a prendere l’aperitivo, mentre non possono andare in classe con la mascherina, l’igienizzante e i banchi separati“.

E continua: “Alcuni presidenti non si rendono conto che chiudendo le scuole producono un danno economico al Paese, che pagherà la mancanza di competenza dei suoi giovani. Ma è anche un danno umano e relazionale. Rivendico l’idea della Dad, ma non potrà mai sostituire la didattica in presenza. Ricevo lettere di studenti molto arrabbiati, apatici, delusi o che si sentono trattati da untori. C’è un’indagine dell’ordine degli psicologi molto preoccupante sulla chiusura prolungata. Rispetto l’opinione di tutti ma non si può usare la scuola come terreno di scontro politico. Devono capire che la scuola è un’ancora di salvezza per famiglie disagiate e se condannano migliaia di studenti all’abbandono, se ne assumeranno la responsabilità“.

Il vaccino ai docenti

Giorni fa si è ipotizzato di vaccinare i docenti e il personale sanitario per permettere il ritorno a scuola in sicurezza. “Il governo e il commissario Arcuri stanno facendo un ottimo lavoro. Il piano lo ha deciso la Salute e si prevede che in una prima fase si vaccinino i sanitari e i nostri nonni. Dopo ho chiesto e ottenuto che tocchi al personale scolastico“, ha ribadito Lucia Azzolina.