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Assessore veneto Elena Donazzan canta alla radio "Faccetta nera"

Consigliere canta faccetta nera

Polemica su Elena Donazzan, assessora all'Istruzione della Regione Veneto ed esponente di FdI, che ha intonato Faccetta nera alla radio.

Elena Donazzan, assessora all’Istruzione della Regione Veneto ed esponente di FdI, è finita al centro della bufera per aver intonato durante il programma radiofonico “La Zanzara” su Radio24 la canzone fascista “Faccetta nera”. Subito sono arrivate le richieste di dimissioni da parte di Articolo Uno e del Partito democratico. In realtà l’esibizione telefonica è stata breve, e su provocazione dei conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo. Di fronte alla richiesta di scegliere tra il motivo fascista e Bella ciao, Donazzan ha detto di ricordare Faccetta nera.

Assessore Elena Donazzan canta “Faccetta nera”

L’episodio è stato segnalato dal coordinamento di “Il Veneto che vogliamo”, lista civica che ha appoggiato il candidato presidente Arturo Lorenzoni. “Questo clima di intollerabile revisionismo – si legge in una nota – che ha ormai sdoganato il fascismo manifesto di una figura istituzionale è il simbolo di una regressione culturale e civile. Che tipo di scuola ha in mente Donazzan, sempre che fra una canzonetta fascista e l’altra possa avere spazio per occuparsi di scuola, forse ha in mente quella del ventennio quando gli insegnanti che non erano fascisti venivano licenziati?”.

Sulla questione è poi intervenuto anche il segretario regionale di Articolo Uno, Gabriele Scaramuzza: “O il presidente Zaia crede sinceramente in quello che ha scritto, e quindi tocca a lui rimuovere dal suo incarico l’assessore Donazzan, oppure avalla il suo assessore, dimostrando di non essere persona che crede nelle proprie parole”.

Infine si sono fatte notare le parole di Alessandra Moretti: “Mi chiedo se il Presidente Zaia sia d’accordo con la sua assessora Donazzan la quale si è tristemente esibita alla radio cantando la canzone fascista e razzista Faccetta Nera. Scimiottando i negazionisti trumpiani, la Donazzan dichiara che non c’è differenza tra la dittatura di Mussolini e i Partigiani della Liberazione: a ognuno la scelta in base al proprio gusto personale”. “L’esponente di Fratelli d’Italia questa volta è caduta davvero in basso, dimostrando profondo disprezzo per la storia democratica del nostro paese – continua -. La cosa davvero imbarazzante per i veneti è quella di essere rappresentati da chi, occupandosi proprio di scuola e formazione, anziché difendere i valori della Costituzione italiana, ammicca al ventennio fascista dichiarando apertamente di provarne nostalgia!”.

Infine: “Probabilmente, se si fosse trovata negli Stati Uniti, la Donazzan avrebbe fatto parte di quel gruppetto di razzisti di estrema destra che hanno invaso l’aula parlamentare di Capitol Hill muniti di tute mimetiche, armi e giubbotti antiproiettile. Poveri noi e povera Patria”.