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Scuola, Azzolina: "La dad non funziona più, sono preoccupata"

Scuola Azzolina Dad non funziona

Azzolina: "La Dad non funziona, la scuola deve riaprire. Non esiste il rischio zero".

Quella di oggi, 11 gennaio, sarebbe dovuta essere l’ennesima data per il rientro in classe degli studenti italiani. L’emergenza sanitaria, unita all’opposizione di alcune regioni, ha fatto si però che anche in questo caso si sia optato per il rinvio. I ragazzi delle superiori torneranno dunque a scuola al 50% solo in Toscana, Abrruzzo e Valle d’Aosta, mentre in tutti gli altri casi di ripartirà in presenza in un periodo tra il 18 gennaio e il 1 febbraio, salvo ulteriori proroghe naturalmente. Ad essere infuriata per questa situazione è la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che, nel corso di un’intervista a Radio Rai 1, ha detto che la dad non funzione più, ed è per questo che i ragazzi devono tornare a scuola.

Scuola, Azzolina: “La dad non funziona”

“È difficile per gli studenti – ha detto l’Azzolina – comprendere perchè non rientrano a scuola, capisco le loro frustrazione: la scuola è un diritto costituzionale se a me avessero tolto la scuola non sarei probabilmente qui”. La ministra sottolinea poi come il fatto che la scuola non mostri risultati negativi immediati della sua chiusura non implica che questi non ci siano: “Nelle regioni a fascia gialla – continua la titolare del dicastero dell’Istruzione – tutto è aperto tranne la scuola superiore e questo creerà profonde cicatrici, i ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità”. “Sono molto preoccupata – sottolinea l’Azzolina – oggi la dad non può più funzionare, c’è un black out della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati ed sono preoccupata per il deflagrare della dispersione scolastica”.

A suo sostegno la ministra di riporta i dati raccolti a livello europeo che mostrerebbero come l’apertura delle scuole, con le dovute precauzioni, non rappresenti un fattore incidente sulla crescita della divisione del virus. Il rischio zero non esiste – specifica l’Azzolina – ma non esiste in alcun ambito. All’interno delle scuole il rischio è molto basso e lo testimoniano gli studi italiani ed europei. La scuola si è organizzata molto bene. Io ho fatto tutto quello che potevo fare – conclude – chiedo a tutti di trattare la scuola non in modo diverso di come si trattano le attività produttive”.