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Scuola, cosa sono i "ristori formativi" annunciati dal ministro Azzolina?

Lucia Azzolina

Lucia Azzolina ha parlato di "ristori formativi" per la scuola, vista la chiusura che è stata stabilita da novembre.

Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, ha dichiarato di aver chiesto per la scuola dei ristori formativi, ma non si tratta di risarcimenti economici. Potrebbero essere attivati dei corsi di recupero, principalmente per la scuola superiore, ma anche per quella primaria.

Cosa sono i “ristori formativi”?

Come hanno fatto le attività commerciali, questa volta sarò io adesso a chiedere i ristori, i ristori formativi perché io ho bisogno di fare immediatamente dei corsi di recupero per gli studenti che sono rimasti indietro. I ristori serviranno sia per fare degli apprendimenti potenziati, anche nel pomeriggio, sia per dare un supporto psicologico ulteriore rispetto a quello che già stiamo dando. Ora bisogna intervenire” ha spiegato Lucia Azzolina, che è stata ospite a Uno Mattina.

Il 7 gennaio sono tornati a scuola in 5 milioni, ma vengono da mesi di dad e bisogna recuperare adesso” ha spiegato. Il ministero è in allarme anche per le risse tra i giovani, che in questo periodo sono più frequenti. Le scuole sono chiuse da novembre e gli studenti hanno iniziato a scendere in piazza per protestare, stanchi e provati dalla didattica a distanza, non più adeguata ai bisogni degli alunni.

Il ministro vuole permettere agli studenti di recuperare il tempo perso. Per recuperare le lezioni in presenza perse quest’anno l’anno scolastico finirà più tardi, non prima del 30 giugno, a esclusione degli studenti di terza media e dell’ultimo anno di superiori, perché dovranno sostenere gli esami.

La Azzolina ha assicurato che non verrà chiesto ai ragazzi di stare a scuola ad agosto. “La scuola non si può recuperare in estate, si deve recuperare oggi” ha dichiarato. Al momento non è chiaro come verranno organizzati questi momenti educativi e se sarà lo stesso personale docente a fornire un supporto ai ragazzi. Secondo il volere del ministro, la cosa certa è che gli studenti avranno a disposizione delle ore extra in classe per rivedere il programma oppure per parlare con uno psicologo.