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Il Consiglio dei ministri approva il Recovery Plan: Italia Viva si astiene

Consiglio dei Ministri recovery plan

Via libera dal Consiglio dei Ministri al Recovery Plan: favorevoli tutti i membri del governo ad eccezione dei renziani che si sono astenuti.

Dopo una riunione di quasi quattro ore, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Recovery Plan da 210 miliardi che ora passerà al vaglio di Camera e Senato. Le due esponenti di Italia Viva, Bellanova e Bonetti, si sono astenute dopo uno scontro sull’utilizzo del Mes come già anticipato qualche ora prima da Renzi.

Consiglio dei Ministri sul Recovery Plan

Nonostante l’approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’apertura di una crisi di governo sembra sempre più imminente. É attesa per oggi alle 17:30 una conferenza stampa dell’ex premier che annuncerà a decisione sulle eventuali dimissioni delle sue ministre. Se queste venissero formalizzate, la via più plausibile è che Conte si rechi in Parlamento per cercare il sostegno di alcuni cosiddetti responsabili.

Lo scontro in Consiglio dei Ministri ha riguardato soprattutto il ricorso al fondo salva stati, da sempre sostenuto da Italia Viva ma non dall’intero esecutivo. Conte ha fatto sapere che quella non era la sede per discuterne: “Il Mes non è compreso nel Next Generation, non speculiamo sul numero dei decessi in Italia per invocarne l’attivazione“. A lui ha fatto seguito il ministro dell’Economia Gualtieri affermando che i soldi del Mes non possono essere usati come risorse aggiuntive alle spese per la sanità e che comunque non fanno parte del piano europeo.

Italia Viva ha quindi deciso di astenersi sul voto lasciando che fossero gli altri membri del governo ad approvare il documento di 160 pagine contenente finanziamenti per 210 miliardi. Tra questi 46,18 sono destinati a digitalizzazione e cultura, 68,9 alla rivoluzione digitale, 31,98 alle infrastrutture, 28,49 all’istruzione, 27,62 all’inclusione e la coesione (lavoro, famiglia, politiche sociali) e 19,72 alla salute.