> > Conte: “Accettate dimissioni di Bonetti e Bellanova”

Conte: “Accettate dimissioni di Bonetti e Bellanova”

conte accettate dimissioni Bonetti Bellanova

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha accettato le dimissioni delle ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti.

Lo ha fatto sapere il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in apertura del Consiglio dei Ministri. Le dimissioni di Elena Bonetti e Teresa Bellanova sono state accettate.

Conte, accettate dimissioni di Bonetti e Bellanova.

“Accetto le dimissioni di Teresa Bellanova ed Elena Bonetti”. Lo ha reso noto il Capo del Governo Giuseppe Conte facendo sapere che la comunicazione delle dimissioni gli era stata fatta pervenire via e-mail. In seguito a ciò, il Premier ha reso noto di aver informato il Capo dello Stato Sergio Mattarella della situazione.

Conte, iniziato il Consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei Ministri ha avuto inizio. Le parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sono state particolarmente dure evidenziando come con le dimissioni delle due Ministre Elena Bonetti e Teresa Bellanova, Italia Viva si sia resa responsabile della Crisi di Governo e quanto potrebbe accadere nelle prossime ore. In particolare proprio in apertura del Consiglio dei Ministri il Presidente Conte ha dichiarato: “Purtroppo questa sera IV si è assunta la grave responsabilità di aprire una crisi di governo sono sinceramente rammaricato, e credo di potere interpretare anche i vostri pensieri, per il notevole danno che si sta producendo per il nostro Paese per una crisi di governo nel pieno di una pandemia e di una prova durissima che il Paese sta attraversando. Se un partito fa dimettere le sue ministre, questo non può essere considerato un fatto estemporaneo, non si può sminuire la gravità di questa decisione”.

Oltre a ciò il Premier ha dichiarato che a fronte della richiesta di una disponibilità verso Italia Viva “ad un tavolo di legislatura”, la scelta di quest’ultimo partito è stato di quello di procedere comunque andando incontro verso la crisi di Governo.

Il Sostegno a Conte

Nel frattempo su Twitter numerosi ministri ed esponenti politici stanno esprimendo il pieno sostegno per far continuare la presidenza del Consiglio di Giuseppe Conte. “Si va avanti”, è la frase virale che si diffondendo nelle ultime ore. Da Pierpaolo Sileri, passando a Dario Franceschini al Ministro della Salute Roberto Speranza e non solo, il sostegno verso l’attuale Premier si sta diffondendo ovunque.

Di Maio: “Penso al bene dell’Italia”

Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio durante il Tg4 ha dichiarato che la sua priorità è pensare a fare “il bene dell’Italia”. “Lasciamo stare Conte Ter e toto ministri, io penso al bene dell’Italia: abbiamo da fare decreti per le imprese chiuse per le zone rosse e invece si discute di politichese”. Il Ministro degli Esteri ha poi ricordato: Io in passato ho rinunciato due volte a fare il Presidente del consiglio per fare nascere due governi.. ho chiesto a tutti un passo indietro, perché la crisi non la vive la politica ma gli italiani. Tutti dovremmo sentire questa responsabilità”.

Prorogato Stato di emergenza

Lo Stato di emergenza è stato prorogato fino al prossimo 30 aprile. Lo si apprende da Fanpage che visionato la bozza del nuovo Dpcm che contiene un ulteriore restrizione delle misure anti-covid. Stando a quanto riporta la bozza si prospetta tali restrizioni saranno destinate “per le Regioni che si collocano in uno scenario di tipo 2 e con livello di rischio moderato si applicano, oltre che alle Regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio alto”.

Stato di emergenza fino al prossimo 30 aprile 2021 e blocco degli spostamenti tra le regioni fino al 5 marzo anche nelle zone gialle. Sono queste alcune delle norme contenute della bozza del nuovo Dpcm sul tavolo del governo e visionata da Fanpage.it. Confermato anche il limite di due persone per quanto riguarda le visite nelle case private che possono avvenire sempre dalle 5 alle 22, prima del coprifuoco in vigore subito dopo.

Nella bozza si stabilisce anche l’inasprimento dei parametri che fanno scattare le misure restrittive più severe. In questo senso, le misure previste “per le Regioni che si collocano in uno scenario di tipo 2 e con livello di rischio moderato si applicano” anche “alle Regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio alto”. Allo stesso tempo si crea anche una zona bianca nelle Regioni “che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per due settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti”.