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Ritardi vaccino Pfizer, Boccia annuncia azioni legali

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I ritardi del vaccino Pfizer bloccano il piano in Italia; Boccia annuncia azioni legali.

La campagna di vaccinazione covid in Italia, malgrado sia tra quelle più virtuose in Europa, è costretta ad una brusca battuta d’arresto causata dai ritardi nelle consegne dei vaccini di Pfizer non previsti in fase di progettazione. È in questo clima, a metà tra l’incertezza e la beffa, che il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, annuncia che ci saranno azioni legali concordate nei confronti della casa farmaceutica.

Boccia sui ritardi del vaccino Pfizer

“Pretendiamo chiarezza e rispetto per il nostro Paese sugli accordi europei presi”, queste le parole che il ministro avrebbe detto nel corso della riunione con le Regioni dove avrebbe anche sottolineato la necessità di“un accordo di solidarietà per garantire i richiami a tutti”. Boccia parla di “riduzioni unilaterali senza preavviso” che dunque non potrebbero in nessun modo essere imputate all’esecutivo e al commissario straordinario Domenico Arcuri, ma solo all’azienda farmaceutica.

La Pfizer, nel frattempo, continua a fornire delle comunicazioni poco chiare. Non vi è infatti al momento alcuna garanzia del fatto che dalla prossima settimana si torni alle consegne già concordate. L’azienda in un comunicato stampa aveva fatto sapere che il “calendario iniziale di distribuzione all’Ue” riprenderàa partire dalla settimana del 25 gennaio“, ma i dubbi restano. La Pfizer ha fin qui ridotto del 29% le consegne in Italia, con le dosi che sono dunque passate da 562.770 dosi a 397.800.

I presidenti delle varie Regioni, chiamati a confrontarsi con Boccia, il ministro della Salute Speranza e il commissario Arcuri, hanno chiesto che gli sforzi fatti fin qui non vadano persi, motivo per cui si è vagliata l’ipotesi di un meccanismo di solidarietà tra i territori: i territori che hanno conservato più dosi in questa prima fase di vaccinazione ne cederebbero una parte a quelli più virtuose, per poter garantire quantomeno a chi ha già ricevuto la prima dose di ottenere anche la seconda nei tempi previsti.