Debora Faravelli Dopo il voto in Senato in cui il governo non è riuscito ad ottenere la maggioranza assoluta di 161 seggi (incassando comunque la fiducia), Matteo Salvini e Giorgia Meloni si rivolgeranno al Presidente Mattarella. Lo stesso che, ricordano, dopo le elezioni del 4 marzo 2018 non affidò l’incarico esplorativo al centrodestra perché un eventuale governo si sarebbe retto su numeri troppo deboli.
Salvini e Meloni da Mattarella
Il leader della Lega ha dunque annunciato che “dato che c’è un governo che non ha la maggioranza al Senato e sta in piedi con chi cambia casacca andremo dal Capo dello Stato“. Le ha fatto eco l’alleata di coalizione e leader di Fratelli d’Italia, che da tempo ritiene doveroso un intervento di Mattarella di fronte all’attuale scenario politico. Sottolineando che rispetto alle premesse e alle speranze dell’esecutivo “le cose non sono andate come speravano mentre il centrodestra ha mantenuto la sua compattezza e non era scontato“, ha ricordato come altri governi in condizioni simili sono stati costretti alle dimissioni.
Ad un eventuale colloquio con il Presidente della Repubblica prenderà parte anche Antonio Tajani di Forza Italia. L’obiettivo è quello di tornare alle urne il prima possibile (“l’ultima possibilità che l’Italia ha per rialzarsi“) e consegnare il paese nelle mani di un governo a loro detta solido, certo e con le idee chiare che possa garantire stabilità.
Escludendo esecutivi nazionali o di larghe intese, come invece sarebbe disponibile a fare Matteo Renzi, Giorgia Meloni ha inoltre dichiarato che non sarebbe contraria a cercare voti nell’attuale Parlamento per un governo di centrodestra ma che “non è il mio piano A, non so se abbiamo i numeri“.
